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Mondiali, Italia-Norvegia a San Siro: Gattuso crede nella rimonta, ma negli ultimi tempi al Meazza solo flop

Gli azzurri giocheranno a Milano la sfida decisiva per la qualificazione ai prossimi Mondiali. Di recente la Nazionale non ha avuto molta fortuna nel capoluogo lombardo.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Luci a San Siro. O almeno si spera che ci siano e che abbiano tinte tricolore il 16 novembre, quando la nuova Italia di Rino Gattuso affronterà la Norvegia nell’ultima giornata del girone di qualificazione del Gruppo I ai prossimi Mondiali. Verosimilmente la gara sarà decisiva per un gruppo azzurro che può e deve ancora credere nella rimonta contro Haaland e compagni. La marcia verso gli Stati Uniti, il Messico e il Canada sta per cominciare.

San Siro accoglierà l’Italia contro la Norvegia

Sarà lo stadio Giuseppe Meazza in San Siro ad accogliere l’Italia nella partita del 16 novembre contro la Norvegia. Dopo il 3-0 dello scorso 6 giugno, l’auspicio è che gli azzurri abbiano voglia di rivincita e soprattutto l’ambizione di prendere parte al prossimo Mondiale dopo i flop delle due precedenti edizioni. Prima di allora la squadra di Gattuso scenderà in campo il prossimo 5 settembre contro l’Estonia a Bergamo e poi 3 giorni dopo contro Israele sul campo neutro di Debrecen.

La tendenza negativa milanese degli azzurri

Rispetto ad allora è cambiata la guida tecnica della Nazionale. Gravina ha silurato Spalletti decidendo di affidare la panchina della Nazionale a uno degli eroi del 2006 come Rino Gattuso. Quest’ultimo conosce decisamente bene San Siro che tuttavia non ha regalato grandi gioie all’Italia negli ultimi tempi. Ricorderete la sconfitta dello scorso marzo contro la Germania o quella precedente con la Francia in Nations League. Nel complesso appena due successi nelle ultime nove partite: un trend da ribaltare al più presto.

La situazione in classifica

A questo punto sarebbe opportuno dare uno sguardo alla classifica, sebbene oggi non sia molto bella per l’Italia. La Norvegia di Haaland è al comando con 12 punti con Israele seconda a quota 6. Dietro ci sono quindi gli azzurri a quota 3 lunghezze ma con due partite in meno rispetto alle due competitor. Più complicato che risalgano le quotazioni di Estonia e Moldavia, destinate a recitare la parte delle sparring partner nel mini-torneo.

La prima sfida di Gattuso

Dunque, per Gattuso si profila una nuova appassionante ma complicata sfida. La versione spallettiana della Nazionale è stata tutt’altro che convincente. Ciò da cui deve partire l’ex giocatore del Milan è un’identità che è ancora da costruire tra rinunce per dolorini e un gruppo apparso poco coeso. Contro la Norvegia l’Italia si è sciolta come neve al sole: allontanare Oslo deve essere il primo step per il nuovo corso.

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