Da oltre 9 mesi non lo vediamo più in campo. Ma Gleison Bremer c’è e spera di tornare quanto prima a dare una mano alla sua Juventus. La notizia di oggi è che però il difensore ex Toro avrebbe potuto anche indossare la maglia della Nazionale italiana. Roberto Mancini aveva infatti fatto un tentativo per naturalizzarlo sfruttando il passaporto della moglie. Tentativo andato a vuoto perché il giocatore voleva soltanto il Brasile.
- La Juve punta sul ritorno del suo numero 3
- La possibilità della Nazionale italiana
- Il rapporto col Brasile e Ancelotti Ct
La Juve punta sul ritorno del suo numero 3
Caro Bremer, quanto ci sei mancato. Potrebbe cominciare così la lettera dei tifosi della Juventus nei confronti del loro numero 3. Tra coloro che sperano di riaverlo al più presto nelle condizioni migliori c’è anche Igor Tudor, ovviamente, che ritiene il brasiliano uno dei difensori più forti in circolazione. Il suo infortunio, dal quale sono trascorsi ormai più di 9 mesi, è uno dei grandi rimpianti pure di Motta che col brasiliano in campo aveva fatto un discreto filotto di clean sheet.
La possibilità della Nazionale italiana
Ma Gleison Bremer rappresenta forse un rimpianto pure per Roberto Mancini. L’ex Commissario Tecnico della Nazionale italiana era alla disperata ricerca di rinforzi e li cercava davvero ovunque, aggrappandosi ad ogni cavillo. Così tra i nomi valutati, ci fu pure quello dello juventino come raccontato dallo stesso protagonista nel corso di una lunga intervista rilasciata a ESPN.
“Hanno provato a naturalizzarmi – ha confessato il 28enne difensore -, ma io arrivo dall’entroterra di Bahia, e diventare improvvisamente italiano mi sembrava forzato. Parlai con Roberto Mancini, mi spiegò che c’era questa possibilità, avrei ottenuto il passaporto grazie a mia moglie. Però ho pensato: ‘La Seleção è la più grande di tutte’. E poi immaginavo la scena: arrivi in ritiro, tutti italiani, e loro che si chiedono: ‘Cosa ci fa qui un brasiliano?’. Non mi sarebbe piaciuto“.
Il rapporto col Brasile e Ancelotti Ct
Così Bremer ha scelto il Brasile. Anzi, più che una scelta una vocazione dettata dai sentimenti. Fino ad oggi, però, il rapporto con la Seleção non è che gli abbia dato chissà che riscontri. Lo juventino ha indossato la maglia della sua Nazionale solamente 5 volte: numero basso influenzato chiaramente anche dall’infortunio ma non solo. Spesso e volentieri, i Ct che si sono avvicendati sulla panchina verdeoro hanno fatto valutazioni differenti.
Oggi, però, la situazione può drasticamente cambiare per l’ex torinista. L’arrivo di Ancelotti alla guida dei Pentacampeões rimette in gioco tutto. “Quando l’ho saputo, ho esultato con i pugni in aria. Guarderà all’Italia con più attenzione, anche perché qui in Brasile si vedono poche partite del nostro campionato. Le luci dei riflettori, ormai, sono tutte sulla Premier League, sul Real Madrid e sul Barcellona”.
Tutto dipenderà da come Bremer recupererà dal lungo infortunio. Ma l’obiettivo del calciatore è chiaro: arrivare a giocare i Mondiale del 2026. Con un italiano al timone, per lui che ha sfiorato l’azzurro e che nel Belpaese ha trovato fortuna, è molto più facile.