Inizia l’era di Ringhio: l’arrivo a Roma
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Gruppo, passione e famiglia. Sono queste le tre parole chiave di Rino Gattuso, che proverà a rilanciare la Nazionale azzurra e portarla al prossimo Mondiale in Usa-Messico-Canada. La scelta del neo allenatore, inoltre, è stata anche condivisa da Gigi Buffon e Gabriele Gravina con il numero uno della FIGC che si è detto soddisfatto di avere un uomo come Ringhio alla guida dell’Italia.
Termina qui la conferenza di presentazione del nuovo CT della Nazionale italiana Rino Gattuso.
Prima di Gattuso, è circolato il nome di Ranieri. Gravina replica in questo modo: “C’è stato un incontro preliminare con Claudio, ma noi avevamo già avviato un percorso alternativo. Rapporto di massimo rispetto, ma non c’erano le condizioni reciproche per andare avanti con trattativa e contatto”
“Posso promettere impegno e passione, non posso fare magie come ha ben detto Mourinho. La parola “noi” deve essere messa prima dell’io. I giorni sono pochi, ma dobbiamo cercare di fare meno danni possibili. Bisogna entrare nella testa dei giocatori con il fine di tirare fuori entusiasmo e appartenenza. Ho stima per Acerbi ma non l’ho ancora chiamato”.
Buffon chiude con un’altra domanda sulla scelta di Gattuso: “A giugno si ripete spesso la situazione nella quale io minaccio le dimissioni, ma è irreale. La scelta di Rino è stata condivisa con il presidente Gravina, penso che non esistono allenatori tanto più bravi o più scarsi. Questo è il momento giusto per Gattuso, sono responsabilità che si prendono come giusto che sia. Nella vita si lavora in questo modo, io e il presidente ci mettiamo la faccia”.
“Tanti pensieri e tante responsabilità, ma poche emozioni. Sono fatto così, so che sarà difficile. Ho tanta voglia di dimostrare “.
“Non devo dare nessuna lezione di vita, non sono così importante. La Calabria è una terra incredibile, la mia infanzia è stata bellissima. Quando chiudevo gli occhi durante l’inno Nazionale, sentivo la voce di mia mamma che mi chiamava dal balcone”.
“Se non vedo i giocatori che vanno a cento all’ora, non va bene. Quando inizia l’allenamento devono pedalare e quando scendono in campo devono lavorare con serietà e col massimo impegno. Fuori dal campo non posso stare lì a fare il sergente di ferro o il poliziotto”.
“Ho una stima incredibile di Luciano Spalletti. Devo vedere quello che vogliamo fare, il lavoro di Spalletti è incredibile e ha fatto un lavoro importantissimo con la maglia della Nazionale”.
“Ho sentito tantissimi giocatori, ma è il rettangolo verde che deve parlare. Le porte della Nazionale sono aperte a tutti. A Federico Chiesa ho detto che deve trovare una esternazione e tornare a giocare con continuità. Siamo una Nazionale che ha vinto quattro Mondiali e star due volte fuori dalla competizione più importante è un peso. Dobbiamo essere bravi a reagire, ho visto la partita contro la Norvegia, gara complicata con gli avversari che andavano a un ritmo forsennate. Alcuni giocatori nostri, inoltre, venivano da una sconfitta pesante in Champions League”.
“Dobbiamo creare una famiglia e dirci le cose in faccia. Novanta minuti sono interminabili, in questo momento abbiamo il dovere morale di cambiare la mentalità. Dobbiamo aiutarci, solo in questo modo possiamo crescere”.
“Penso che il nostro campionato ha un quaranta percento di squadre che giocano a tre. Ma non è una questione di moduli, bisogna mettere i giocatori al posto giusto. In questo momento bisogna mettere in campo una squadra che piace stare nella metà campo avversaria”. Sui giocatori che rifiutano la Nazionale: “Io non credo che i giocatori rifiutino l’Italia. I club devono darci una mano, a Coverciano abbiamo tutto il necessario per prenderci cura dei giocatori. Penso che la cosa più importante sia quella di restare più giorni possibili insieme”.
“Ho ricevuto tantissimi messaggi, mi sono emozionato per l’opportunità che mi ha dato la Federazione. Sentire mamma e papà emozionarsi ancora è stato qualcosa di affascinante”.
“Oggi diciamo che i giovani sono cambiati, ma dobbiamo essere noi bravi a trovare una via di mezzo e interagire con loro. I tempi sono cambiati, bisogna essere bravi a entrare nella loro testa. Bisogna saperli ascoltare”
“Spero di fare quello che ha fatto Marcello Lippi, ovvero quello che è riuscito a creare in quello spogliatoio. I giocatori devono venire a Coverciano con il sorriso”
Buffon spiega così la scelta di Gattuso: “Ho giocato tante partite contro Rino e percepivo subito la sua grinta in campo. Gattuso è un generoso, combattivo, ma è anche un signore che allena da dodici anni e ha fatto esperienze in tutta Europa. Ha avuto il desiderio di evolversi, non dobbiamo mettere delle etichette”.
“Viaggerò tantissimo. Prenderò tanti aerei, treni per andare a vedere più partite di Serie A e non solo. Cercherò di fare le scelte migliori per il bene della Nazionale”
Sui risultati: “Si parla tanto di me, ma con Napoli e Milan non sono andato in Champions League per un punto. In Croazia, invece, lo Hajduk Spalato non vinceva da venti anni un campionato ed era una squadra imbottita di giovani. In questi anni, chi mi conosce, qualcosa di buono ho fatto.
La filosofia di Rino: “In questi anni si è detto tanto di me. La figura di calciatore è difficile da cancellare, penso che ho portato un buon calcio in tutte le squadre che ho allenato. Ho le mie idee, negli ultimi anni però il mondo del calcio è cambiato. Bisogna entrare nelle teste dei giocatori, non tutti sono uguali. Il calciatore di adesso è molto più professionista oggi, rispetto ai miei tempi. La difficoltà più grande è quella di fare gruppo”.
Sui giovani, Rino risponde così: “Dobbiamo avere pazienza, ma bisogna dar modo ai giovani italiani di giocare. Arrivo da un’esperienza in Croazia dove spesso mettevo in campo 2005 o 2006”.
La scelta di Gattuso, deriva da una condizione: “Penso che la Nazionale abbia una squadra forte. Ripeto la parola squadra, non bisogna pensare ai singoli calciatori. Possiamo raggiungere l’obiettivo di andare ai Mondiali. Quando il Presidente Gravina e Gigi mi hanno chiamato, non c’ho pensato due volte e ho accettato”
Di che cosa ha bisogno la Nazionale? Gattuso risponde così: “Dobbiamo ritrovare l’entusiasmo e non pensare in maniera negativa. Chi viene a Coverciano deve avere grande entusiasmo, dobbiamo creare una grande famiglia. Moduli, tecnica e tattica passano in secondo piano”.
Gravina risponde così sulla domanda di Spalletti: “Ho voluto rimettere insieme tutti i frammenti. Da questi frammenti è venuta fuori una figura composta; grande amarezza sul rapporto umano con Luciano Spalletti. Mi porto dentro una ferita e una lacerazione; il rapporto con Luciano è stato splendido. Persona sincera e con grandissime qualità umane. Insieme a Rino abbiamo avuto modo di confrontarci e la sintonia è stata perfetta.
Gattuso: “È un sogno che si avvera, spero di essere all’altezza. È un compito non semplice, ma nella vita di semplice non c’è nulla. Bisogna lavorare, entrare nella testa dei giocatori cercando di trasmettere cose positive. Sento da tanti anni che in Italia non c’è talento, per me non è vero. Spero solo di dimostrare insieme al mio staff di fare un buon lavoro. L’obiettivo è quello di portare l’Italia ai Mondiali”.
Sul progetto tecnico innovativo collaboreranno anche Andrea Barzagli e Leonardo Bonucci. I due tecnici federali aiuteranno Rino Gattuso.
Gabriele Gravina ha parlato così di Gattuso: “Rino è stato da subito disponibile. Ha voluto mettere prima il noi, rispetto all’io. Dobbiamo essere tutti uniti e andare al Mondiale, chi ama la Nazionale, oggi, deve fare un passo in avanti. La scelta di Gattuso è stata condivisa con Gigi Buffon che si è impegnato in maniera importante, il suo ruolo è stato determinante per definire il nuovo progetto. Rino secondo noi è in grado di motivare il gruppo e siamo convinti delle sue qualità sotto il profilo tecnico; abbiamo testimonianze concrete delle sue qualità. La scelta deriva che Gattuso conosce bene il calcio italiano, pressione mediatica e diversi calciatori. Ho conosciuto Rino quando era allenatore col Pisa, apprezzo il suo modo di lavorare con i giovani. Abbiamo scelto un tecnico che sa cosa significa di indossare la maglia azzurra e non ha paura di assumersi la responsabilità, dimostrando di mettere il gruppo davanti all’individuo. Sappiamo che lui ha un compito difficile, ma anche affascinante. Rino ti affidiamo con orgoglio la guida della Nazionale. È stata una scelta convinta, non solo di cuore”.
Inizia ora la conferenza stampa del neo ct della Nazionale, Gattuso. Gabriele Gravina introduce Rino.
Tra pochissimi minuti inizierà la presentazione del nuovo commissario tecnico della Nazionale azzurra: Rino Gattuso
La prima conferenza stampa di Rino Gattuso verrà trasmessa da Rai 2 dalle ore 11.00. Sul nostro sito la diretta testuale dell’evento.
Gattuso ha allenato 10 club in 5 diversi Paesi, guidando un totale di 376 partite ufficiali. La percentuale complessiva di vittorie è del 44,1%.
La prima esperienza da allenatore è al Sion nel 2013. Rino ha guidato la squadra in 12 partite ottenendo tre vittorie, ma viene esonerato dopo pochi mesi. Quindi la parentesi Palermo, subentrando al posto di Zamparini, prima di traslocare in Grecia per guidare l’OFI Creta. Ritorna in Italia al Pisa dove conquista la promozione in Serie B al primo anno, poi affronta una stagione molto complicata tra retrocessione e caos societario. In due stagioni colleziona 86 partite, con una percentuale di vittorie del 32%. Lascia dopo la discesa in Lega Pro. Quindi le esperienze tutto sommato positive a Milano e Napoli (con i partenopei vince la coppa Italia; mentre coi rossoneri sfiora la qualificazione in Champions League). Guida anche Fiorentina, Valencia, Marsiglia e infine Hajduk Spalato dove perde il campionato all’ultima giornata.
L’allenatore calabrese verrà presentato questa mattina dalle ore 11.00 presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma. Insieme all’ex centrocampista del Milan ci saranno Buffon (capo delegazione dell’Italia) e Gabriele Gravina (presidente della FIGC).
Il capo delegazione dell’Italia Gianluigi Buffon ha voluto fortemente Gattuso per la panchina azzurra. E le sue parole portano tutte in quella direzione. “Rino è pronto per ricoprire un ruolo così importante. Abbiamo avuto dei giorni abbastanza densi, credo che alla fine abbiamo fatto la scelta migliore possibile”.
Il numero uno della FIGC crede nel nuovo progetto. “Gattuso è un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale. Consapevoli dell’importanza dell’obiettivo che vogliamo raggiungere, lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida, condividendo il progetto della FIGC di sviluppo complessivo del nostro calcio, nel quale la maglia azzurra riveste una centralità strategica”.
Inizia l’era Gattuso. L’Italia riparte da Rino Gattuso, dopo l’interruzione del rapporto con Luciano Spalletti. Missione non semplice per l’ex centrocampista del Milan alla luce della pesante sconfitta contro la Norvegia (sempre più leader del raggruppamento di qualificazione). Rino però, sarà affiancato da Leonardo Bonucci e proverà a portare gli Azzurri al prossimo Mondiale 2026.
Su il sipario! Alle ore 11 di questa mattina andrà in scena la conferenza di presentazione del nuovo Commissario tecnico della Nazionale: Rino Gattuso. Dopo l’esonero di Luciano Spalletti, il numero uno della FIGC Gabriele Gravina ha scelto l’ex centrocampista del Milan per la panchina con l’obiettivo di centrare la qualificazione ai prossimo Mondiali in Usa-Canada-Messico. Tra poco verrà presentato anche lo staff di Gattuso con Andrea Barzagli e Leonardo Bonucci pronti ad affiancarlo e iniziare questa avventura.
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