Per Tiziano Crudeli, storico volto di giornalista-tifoso, era “Ciuff-Ciuff” ma al Milan in pochi hanno bei ricordi di Yoann Gourcuff. Arrivò in Italia con l’etichetta di talento prodigio dopo essere cresciuto dapprima nel Lorient allenato dal padre Christian, poi nel Rennes dove si era subito imposto da titolare in Ligue 1, a soli diciassette anni. Fu l’Europeo Under 21 da protagonista con la Francia a spalancargli le porte del Milan, ma fu il suo atteggiamento a chiudergliele ben presto.
Il giudizio spietato
Difficile trovare nel calcio giudizi così severi su un ex giocatore come quelli che sul francese ha dato Paolo Maldini: “Yoann Gourcuff al Milan ha sbagliato tutto. Si comportava male, arrivava in ritardo, non era a disposizione del gruppo e faceva il bello in allenamento così si beccava entrate dure. E poi non parlava neppure italiano. Ad un certo punto è stato isolato. E poi sono successe cose gravi e lui sa di cosa parlo”.
L’illusione generale
Eppure tutti si erano illusi di aver fatto il grande affare dopo le prime prove del giocatore: esordio in Champions nel 2006 nei preliminari con la Stella Rossa da protagonista, primo gol contro l’Aek, già si parla di nuovo Kakà ma presto le cose precipitano. Lo stesso Ancelotti si stufa presto di quel ragazzo dalla poca voglia di lavorare.
L’addio al Milan
Inevitabile lasciare il Milan, meglio tornare in Francia: qualche buona stagione tra Bordeaux, Lione e Rennes, nelle quali mette in bacheca tre Supercoppe, una coppa di Lega, una coppa di Francia e un campionato, ma ormai è in fase discendente. La Nazionale pian piano lo dimentica, e dopo l’ultima avventura al Dijon Gourcuff capisce che è meglio trovare un’alternativa al calcio. Diventa imprenditore nel settore immobiliare, impresa che lo porta a viaggiare moltissimo per il mondo e a guadagnare tanto ma non dimentica lo sport.
L’altra passione
La sua seconda passione è infatti il tennis, che praticava da ragazzino e che ora è tornato ad occupare le sue giornate. Come si legge sul sito di Di Marzio è tornato a prendere la racchetta in mano e ha ottenuto risultati sorprendenti. Chi lo ha affrontato, perdendo, ha assicurato: “può arrivare almeno fino in seconda categoria. Senza problemi. Se si allena regolarmente”. Già. Se si allena regolarmente…