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Panorama: Mazzoleni? No, ecco i colpevoli per Milan-Lazio

Lo sfogo di Leonardo comprensibile ma le responsabilità vanno divise

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Panorama: Mazzoleni? No, ecco i colpevoli per Milan-Lazio Fonte: Ansa

Leonardo se l’è presa con tutti, dalla Figc all’arbitro Mazzoleni che non ha fermato la partita dopo i reiterati cori razzisti durante Milan-Lazio ma quanto accaduto tra l’altra sfida di campionato tra biancocelesti e rossoneri e la gara di coppa Italia deve far riflettere tutti. Panorama punta il dito su altri responsabili per tutto quello che si è verificato a San Siro e prima (dallo striscione inneggiante a Mussolini ai cori e i comportamenti discriminatori degli ultras laziali). Una situazione paradossale che per l’estensore dell’articolo, Giovanni Capuano è “Peggio anche della notte di Koulibaly perché qui c’è l’aggravante che tutto non solo era ampiamente prevedibile, ma in un certo senso era stato annunciato e rivendicato alla vigilia della partita”.

L’ALIBI – L’arbitro Mazzoleni è stato messo sotto accusa da Leonardo e anche da buona parte della stampa italiana ma Panorama sottolinea: “Scaricare la colpa sull’arbitro Mazzoleni, colpevole di non aver sospeso la gara soprattutto per chi ignora cosa dicano davvero le nuove norme della Figc è un giochino troppo semplice e scoperto. Facile prendersela con lui per non puntare il dito sulla catena di errori ed omissioni che hanno caratterizzato il lungo avvicinamento alla serata di San Siro”. Il vero errore è stato commesso prima, a partire appunto dal famigerato sfottò di Kessie e Bakayoko con la maglia di Acerbi che ha portato piano piano all’impunità in cui è maturata la trasferta laziale a Milano.

LA PUNIZIONE – Capuano sottolinea: “Di quella sera è stato sottolineato e punito (giustamente) solo l’atto dei due calciatori. Tutto il resto è stato liquidato o nel ‘tutti colpevoli, nessun colpevole’ delle multe per chiudere la rissa in campo, oppure nella solerzia della Procura federale nel non voler accendere i riflettori sul coro razzista dei laziali nel corso della partita con l’Udinese. Che gli ispettori federali non l’avessero segnalato aveva già dell’incredibile, ma far finta di nulla davanti all’evidenza di quel video ha dato il chiaro segnale di impunità. Un’omissione imperdonabile alla luce di quanto accaduto poi a San Siro. Dove, peraltro, nessuno dei responsabili dell’ordine pubblico ha pensato di fermare la partita”. Che fare ora? La soluzione per Panorama è drastica: “Serve la consapevolezza che non si può immaginare il prossimo 15 maggio una finale di Coppa Italia all’Olimpico, possibilmente alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, in cui la curva della Lazio sia piena e non vuota”.

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