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Boxe, è il grande giorno: Tyson Fury e Oleksandr Usyk, chi è il campione dei campioni? Dove vedere il match in diretta

La sfida dovrà riunificare tutte le 5 principali sigle dei pesi massimi. Al peso Fury s'è mostrato tirato a lucido, con Usyk mai così "pesante"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Finalmente il gran giorno è arrivato: Tyson Fury e Oleksandr Usyk sono pronti a salire sullo stesso ring, determinanti a stabilire una volta per tutte chi sia per davvero il re dei pesi massimi di questa epoca (non così dorata) della boxe mondiale. Perché chi vince stasera si prende tutto: Fury, campione WBC, si porterebbe a casa anche i titoli WBA, WBO, IBF e IBO (più il The Ring) che attualmente fanno bella mostra di sé nella vetrina di casa del pugile ucraino, alla cui collezione manca appunto soltanto una cintura. Ma entrambi non hanno voglia di piegarsi a niente a nessuno, anche perché arrivano imbattuti alla sfida che riunificherà tutte le principali sigle della galassia dei pesi massimi. Insomma, l’evento che il mondo stava aspettando, e chissà da quanto tempo.

L’ultimo imbattuto: una sfida mai vista prima

Dopo i due rinvii avvenuti prima a dicembre e poi a febbraio, stavolta alla Kingdom Arena di Riyadh niente e nessuno potrà far saltare la sfida. Un match a suo modo epico: la narrazione che l’ha accompagnato è stata pari a quella dei main event del passato, tanto che era dai tempi dell’altro Tyson (cioè Mike: Fury non a caso si chiama Tyson proprio in suo onore) che non s’avvertiva un’aria così frizzantina attorno all’incontro. Che supera di gran lunga gli ultimi grandi appuntamenti del mondo dei pesi massimi, a cominciare dai due match che hanno visto sfidarsi Usyk e Joshua.

Comunque vada, una serata di quelle destinate a fare la storia, anche perché soltanto un verdetto no contest (cioè di parità) “salverebbe” i curriculum di entrambi i pugili: Fury in carriera su 35 incontri disputati ne ha vinti 34 (24 per ko.), pareggiando contro Deontay Wilder nel primo incontro della trilogia, mentre Usyk è a quota 21 vittorie su altrettanti match, di cui 14 arrivate prima del limite. Numeri che in qualche modo verranno “sporcati”, a gloria e onore di chi riuscirà a mantenere l’imbattibilità.

Il grande dilemma: come sta davvero Tyson Fury?

Due sono i grandi interrogativi che s’annidano nella mente degli addetti ai lavori a poche ore dal confronto più attesi degli ultimi anni. Il primo: quanto conteranno i 17 chilogrammi di peso in più (con annessi 15 centimetri di altezza) di Fury rispetto a Usyk? Il secondo: quali sono le reali condizioni del Gipsy King, che già lo scorso ottobre contro Francis Ngannou in un match esibizione rischiò di fare una figuraccia in mondovisione, presentatosi decisamente fuori forma?

Gli infortuni che lo hanno costretto a chiedere (e ottenere) due volte il rinvio del match con Usyk da un lato sono stati visti come una “strategia” per limitare i danni, ma dall’altro qualche dubbio sull’integrità fisica del pugile di Manchester (classe 1988, di un anno più giovane rispetto all’ucraino) ha continuato a serpeggiare nel corso delle ultime settimane. Anche se al peso Fury è sembrato tirato a lucido.

Fury tirato a lucido, Usyk mai così “pesante”

Quando la bilancia del britannico ha segnato 118,840 kg, subito ci si è resi conto che erano quasi 5 anni che Tyson non si presentava così “leggero”. Bastava però vederlo per capire quanto stavolta abbia fatto le cose come si deve: sei mesi sotto la cura del nutrizionista Gregg Marriott hanno prodotto il risultato sperato, portandolo sotto i 120 kg.

Usyk al peso ha fatto registrare 101,400 kg, con tanto di “giallo” legato a una prima lettura della bilancia che lo faceva 5 chilogrammi più pesante (in realtà c’è stato un equivoco tra l’addetto alla misurazione del peso e lo speaker della cerimonia). È comunque il peso più alto mai raggiunto dall’ucraino in tutta la sua carriera, scelta motivata dal fatto che, vista la disparità di altezza e di costituzione, in sede di preparazione si sia puntato ad irrobustire determinati muscoli del corpo per poter reggere meglio l’urto.

Fury però non s’è lasciato intimorire: durante le foto di rito ha urlato in faccia a Usyk tutto quello che gli passava per la testa, e che chiaramente non è riproducibile su alcuna testata. L’ucraino è rimasto freddo e impassibile. Insomma, due mondi totalmente all’opposto, pronti però a entrare in collisione come mai era accaduto prima. Per chi non vuol perderselo basterà collegarsi su DAZN intorno alle 23,30 (ma il match non comincerà prima di mezzanotte, nella migliore delle ipotesi). E che lo show abbia inizio.

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