A poche ore da Italia-Svizzera, partita determinante nella corsa degli Azzurri verso la quaificazione al Mondiale 2022 in Qatar, fioccano le “rievocazioni” dello sciagurato 0-0 contro la Svezia, che giusto quattro anni fa, sancì la clamorosa eliminazione dal Mondiale di Russia della squadra dell’allora ct Gian Piero Ventura.
Intervistato da ‘Cittàceleste.it’, Marco Parolo, che era in campo quella notte a San Siro, è tornato sul clima che si respirava all’interno dello spogliatoio e sul rapporto del gruppo con il ct
“Ci sono tante assenze, ma non mi preoccupano perché Mancini ha costruito una squadra vera. Nel 2017 non eravamo sereni, Tengo per me il rapporto tra noi e Ventura, ma non si è mai visto il clima creato da Conte o Mancin. Contro la Svezia abbiamo giocato gare discrete, ma è mancata la forza di buttarla dentro. Avevamo molta voglia di vincere, ma la delusione fu enorme e ci accompagnò per molto tempo. Comunque rigiocandola dieci volte avremmo vinto in nove occasioni ”.
Parolo, ora opinionista per ‘Dazn’ ha poi svelato un retroscena sulla propria decisione di dare l’addio al calcio la scorsa estate: “Non mi sono arrivate chiamate, mi ero anche proposto alla Lazio, ma erano a posto: non volevo aspettare fino ad agosto e quindi ho smesso, anche perché parlavo da tempo con Dazn e fare l’opinionista mi aveva sempre interessato. In estate però prenderò il patentino da allenatore Uefa A, ho già il B”.