Ben 106 piloti morti prendendo in considerazione tutte le classi nella storia del Montomondiale. La prima vittima fu l’inglese della Norton, Ben Drinkwater. Era il 13 giugno 1949, e sul pericolosissimo Tourist Trophy dell'Isola di Man si correva proprio la gara inaugurale del neonato Motomondiale. Il primo italiano fu Dario Ambrosini (in foto), campione in carica su Benelli, che perse la vita nelle prove per il GP di Francia, il 15 luglio 1951.
Esattamente un mese più tardi, il 15 agosto 1951, durante le prove del Gp dell’Ullster perirono gli azzurri della Moto Guzzi, Gianni Leoni (in foto), vicecampione in carica, e Sante Germiniani. Fatale un frontale tra i due, con Leoni che stava percorrendo il circuito in senso di marcia contrario proprio per sincerarsi delle condizioni del compagno di scuderia, che si era accorto non essere più in pista.
In tempi moderni, hanno perso la vita due piloti giapponesi. Daijiro Kato (in foto), il 20 aprile 2003, dopo due settimane di coma dall’incidente alla chicane del “Triangolo” nel Gp di casa corso il 6 aprile. Sette anni più tardi, a perdere la vita è Shoya Tomizawa. Appena diciannovenne, il centauro Suter, in Moto2, si spegne il 5 settembre 2010 dopo un tragico incidente durante il Gp di San Marino e della Riviera di Rimini.
Il 23 ottobre 2011, la MotoGp e l’Italia intera piangono la morte di Marco Simoncelli, che a Sepang ha perso il controllo della sua Honda finendo investito dalle moto di Colin Edwards e Valentino Rossi, che non hanno avuto alcuna possibilità di evitare l’impatto.
Nel 2016 arriva una nuova vittima in Moto2: Luis Salom. Nelle libere del Gp di Catalogna, il pilota spagnolo viene colpito dalla sua stessa Kalex. Trasportato in ospedale, per lui non c’è nulla da fare.
L’ultima tragedia in ordine di tempo arriva dalla Moto3. A morire, il 30 maggio 2021, è infine il figlio d’arte Jason Dupasquier. Rimasto coinvolto in un bruttissimo incidente durante le prove del Gp d’Italia con Jeremy Alcoba e Ayumu Sasaki, il giovane pilota svizzero perde la vita il giorno successivo in ospedale a Firenze.
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