In un video di tre minuti, i giocatori della Nazionale australiana, che parteciperanno ai prossimi Mondiali in Qatar, hanno fatto un appello al Paese del Golfo, accusato di non rispettare i diritti umani dei lavoratori stranieri e della comunità Lgtbq.
“Il Mondiale è stato associato alla sofferenza di alcuni lavoratori migranti e delle loro famiglie e questo non può essere ignorato. Affrontare questi problemi non è facile. E non abbiamo tutte le risposte. Siamo al fianco della FifPro, la Building and Wood Workers International e la International Trade Union Confederation, che cercano di far avanzare le riforme e stabilire un’eredità duratura del Mondiale in Qatar. Ciò deve includere la creazione di un centro di risorse per i migranti, un rimedio efficace per coloro ai quali sono stati negati i diritti e la depenalizzazione di tutte le relazioni omosessuali. Questi sono i diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti a tutti e permetteranno un progresso continuo in Qatar con un lascito che va ben oltre il fischio finale della Coppa del Mondo”.
Un appello che non è affatto piaciuto allo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani: “Il paese è stato è stato sottoposto a una campagna senza precedenti che nessun Paese ospitante ha mai affrontato. La campagna tende a continuare e ad espandersi per includere invenzioni e doppi standard di giudizio così feroci che sfortunatamente ha spinto molte persone a mettere in discussione le vere ragioni e motivazioni”, sono le parole riportate dala Gazzetta dello Sport.