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Raul Jimenez ricorda l’infortunio al cranio: “Sono un miracolato"

"Non ho mai pensato che la mia carriera sarebbe potuta finire, ma so che c’erano delle possibilità in tal senso"

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Raul Jimenez ricorda l’infortunio al cranio: “Sono un miracolato" Fonte: Getty Images

Immagini scioccanti quelle che tornano alla mente dopo l’infortunio capitato a Raul Jimenez, attaccante dei Wolves durante il match contro l’Arsenal.

L’attattaccante portoghese, nel corso di un’intervista rilasciata al Guardian, ha ricordato proprio il suo incidente subito nel novembre 2020. “Ho avuto una frattura al cranio ed è iniziata un’emorragia cerebrale. Avevo bisogno di un’operazione urgente. I medici hanno fatto un ottimo lavoro. Mi hanno subito detto dei rischi e mi hanno detto che sono un miracolato. Il recupero da una frattura del cranio ha richiesto più tempo del previsto perché tu magari ti senti pronto ma devi aspettare l’esito delle tac e dei controlli. Non è come un infortunio normale dove capisci come stai. Ripeto, è un miracolo che io sia persino tornato in campo”.

Poi ha aggiunto: “Ricordo come arrivammo allo stadio per quella partita. Ricordo di aver lasciato le mie cose negli spogliatoi e di essere uscito a guardare il campo. Poi siamo tornati nello spogliatoio. Non ricordo altro. Il successivo ricordo che ho è del mio risveglio in ospedale. Non ho mai pensato che la mia carriera sarebbe potuta finire, ma so che c’erano delle possibilità in tal senso. Ero però fiducioso che sarei tornato e ce l’ho fatta”.

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