Dopo una breve malattia, si è spento a soli 65 anni Roberto Perrone, firma del Corriere della Sera e scrittore apprezzatissimo sia nel mondo dello sport, sia nella letteratura gialla che lo ha visto trionfare spesso e volentieri. Suo il Commissario Toscano, personaggio che ha dotato dei tratti più umani che Perrone ha saputo donare ai suoi personaggi. Sempre attento agli aspetti più complessi dei protagonisti dello sport che ha narrato nei suoi articoli, nelle sue osservazioni, Perrone ha manifestato gentilezza, attenzione, cura verso la scrittura e proprio verso i giovani colleghi nel corso di una percorso che ha saputo sempre rispettare le persone, prima del personaggio.
Dopo aver scritto per Avvenire e Giornale, Perrone viene assunto dal Corsera nel lontano 1989 e lì rimane: per il suo quotidiano scrive di ogni evento sportivo abbia a che vedere con calcio, tennis, nuoto. L'esordio da scrittore arriva più tardi, quando i tempi lo consentono: Zamora lo porta nella letteratura. E lì dimostra di saperci fare altrettanto: è l'unico insieme a Bartoletti e Farinotti, a raggiungere la finale in due categorie differenti del Premio Bancarella. Ha scritto la serie del Commissario Toscano, la biografia di Buffon e la un ciclo dedicato ai ragazzi.
Da giornalista esperto e attento, Perrone ha seguito per il Corriere della Sera i principali eventi sportivi come Olimpiadi, Mondiali e soprattutto gli atleti. Gli individui, le loro particolarità venivano narrati con la sua guida ironica ma umanissima. un tratto che ha saputo portare nei suoi libri, Zamora, il suo debutto da scrittore. Da giornalista ha firmato la biografia di Gigi Buffon, un numero uno.
Perrone sapeva farsi apprezzare da chiunque avesse modo di leggere i suoi articoli e i suoi libri. Anche per la disponibilità e quel suo modo di portare la vita nel suo lavoro. Quindi non sono state rare le occasioni di divergere, cambiare dai binari del racconto sportivo. Come in questa occasione, una mostra che lo vide tra gli invitati con lo chef Davide Oldani, per via di quella passione per l'enogastronomia che seppe abbinare a quel gusto per la conoscenza di ogni cosa lo intrigasse. Il cibo, il vino come gli uomini dietro alle divise delle squadra.
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