Il 6 Nazioni 2024 si appresta a tornare per regalare emozioni, adrenalina e ottimo rugby a tutti gli appassionati e non solo. In programma dal 2 febbraio al 16 marzo, l’edizione numero 130 del più antico e prestigioso torneo di Rubgy vedrà Francia, Inghilterra, Scozia, Galles e Italia contendere il trofeo all’Irlanda campione in carica. Scopriamo il trofeo ufficiale della competizione, i titoli accessori e quelli simbolici assegnati durante la rassegna.
Fino all’edizione 1992 il 6 Nazioni non ha avuto un vero e proprio trofeo assegnato al vincitore. Dal 1993 al 2014 si iniziò a omaggiare i campioni con una coppa fisica, anche se quella istituita e creata per volere del barone Burghersh. Si trattava di un trofeo a quindici facce e tre manici, a rappresentare rispettivamente i componenti di una squadra e la terna arbitrale. Dal peso di quasi 7 chilogrammi in argento sterling, era realizzata dall'orafo londinese William Comyns su disegno di James Brent-Ward. Il basamento pentagonale riportava gli emblemi delle cinque federazioni che all’inizio prendevano parte al torneo. Dal 2007, l’interno del trofeo venne riplaccato in oro a 22 carati per ovviare all’usura causata dai festeggiamenti. Dal 2000, il basamento viene impostato su sei facce per accogliere lo stemma della federazione italiana.
Nel 2014 viene introdotta la nuova versione del trofeo, assegnata per la prima volta all’Irlanda nell’edizione 2015. Realizzato dall’oreficeria Thomas Lyte di Londra in argento sterling 925, il trofeo è alto 75 centimetri e dal peso di 7 chilogrammi, con profilo esagonale sia della coppa, sia del basamento. Sotto il basamento, sono incisi i nomi dei vincitori dalla prima edizione del 1883 all’ultima.
Galles e Inghilterra sono le nazionali che detengono il maggior numero di titoli, 39 a testa. A 26 c’è la Francia, a 23 l’Irlanda e a 22 la Scozia. Ancora a zero l’Italia.
Nel corso degli anni, il 6 Nazioni ha visto introdurre e assegnare dei trofei che potremmo definire “accessori”, messi in palio per volere delle federazioni, che vanno a premiare le nazionali al temine di particolari match o al raggiungimento di obiettivi specifici. La Scozia è l’unica nazionale che vede messo in palio un trofeo in ogni gara.
Il più “antico” è la Calcutta Cup, presente fin dal 1883 e che premia la vincitrice della gara disputata tra Inghilterra e Scozia.
Dal 1988, il match tra Inghilterra e Irlanda consegna alla vincitrice il Millennium Trophy.
Dal medesimo anno, la sfida tra Irlanda e Scozia assegna il Centenary Quaich.
Le quattro squadre delle isole britanniche, dal 2006, si giocano il Triple Crown, assegnato alla nazionale che riesce a uscire vincitrice dalle sfide con tutte e tre le altre squadre. Prima di quella data, il trofeo era simbolico, ci pensò lo sponsor della competizione di allora, la Royal Bank of Scotland, a dare forma e “vita” alla coppa.
Dal 2007 Italia e Francia si giocano il Trofeo Garibaldi.
L’Auld Alliance Trophy è conteso dal 2018 tra Francia e Scozia.
L’anno successivo, Galles e Scozia si giocano la Doddie Weir Cup.
Dall’edizione 2022, infine, Italia e Scozia si giocano la Cuttitta Cup.
La squadra che riesce a conquistare il 6 Nazioni vincendo tutti e cinque i propri incontro si aggiudica il trofeo simbolico del Grande Slam, istituito di fatto dal Times nel 1957.
Impossibile, poi, non nominare e conoscere il “famigerato” Cucchiaio di legno, assegnato alla squadra che chiude all’ultimo posto in classifica. Si indica, infine, con il termine Whitewash il riconoscimento più temuto, quello che viene scherzosamente riservato a chi non riesce a vincere nemmeno una partita nel torneo.
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