Arianna Fontana ha smosso le acque di una annosa polemica tra l’Azzurra più vincente di sempre nella storia delle Olimpiadi e la Federazione, che ha risposto duramente, esponendo le sue ragioni: “La Federazione Italiana Sport del Ghiaccio esprime stupore e rammarico per le esternazioni espresse in data odierna da Arianna Fontana sui social. Dichiarazioni il cui contenuto per nulla giova alla ricerca di una soluzione comune e condivisa per il futuro avvicinamento ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Ben consapevole di quanto Arianna Fontana rappresenti un patrimonio dello sport italiano, negli ultimi mesi, senza necessità di annunci o proclami mediatici, la FISG ha lavorato a fondo con il CONI per garantire che l’atleta fosse messa nelle migliori condizioni possibili per competere ancora ai massimi livelli”.
Le proposte della FISG a Fontana sia tecniche sia economiche sono state sinora rifiutate: “Preso atto della volontà di Fontana di non aggregarsi alla Nazionale italiana seguendo il lavoro impostato dallo staff federale, la FISG si è nuovamente resa disponibile a prendersi carico dei costi di allenamento e preparazione dell’atleta, insieme allo staff da lei scelto, nel luogo che più avrebbe ritenuto adatto alle proprie esigenze. Tutto ciò a condizione che Fontana prendesse parte alle competizioni internazionali con la Nazionale italiana, accompagnata a bordo ghiaccio dal suo tecnico durante le gare individuali e dal tecnico federale nelle gare a squadre. D’intesa con il CONI, la FISG ha comunicato ad Icelab, società di appartenenza dell’atleta, l’impegno a garantire la somma di 200mila euro a stagione per la copertura delle spese di preparazione e allenamento di Fontana, una proposta che la FISG ritiene importante, ma purtroppo lontana dalla somma richiesta per il quadriennio in corso”.
E’ una diatriba che coinvolge altri Azzurri, quella che la FISG non può oltremodo tollerare: “Quanto al nuovo riferimento alla vicenda denunciata ai Giochi di Pechino con oggetto le accuse di Fontana ai compagni si vuole sottolineare l’archiviazione della Procura Federale e della Procura Generale del CONI. Un episodio sul quale la FISG si era immediatamente adoperata chiedendo agli organi di giustizia competenti di indagare in modo autonomo e indipendente. Quel che è certo è che d’ora in avanti la FISG non tollererà ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana. L’interesse federale è la tutela del lavoro di una Nazionale e di un movimento, che verranno sempre prima degli interessi di un atleta per quanto vincente. Le medaglie sono e importanti, ma non lo saranno più del rispetto, dell’educazione, della professionalità e della correttezza”.