Incontro di lavoro autorizzato? Un bicchiere di vino per parlare con un amico come se fosse una visita di cortesia o un pranzo in piena regola in piena zona rossa dove è vietato mangiare nei ristoranti? Si infittisce il giallo sulla presunta violazione delle norme anti-Covid da parte di Ibrahimovic dopo le rivelazioni – con tanto di foto inoppugnabili – di FanPage.
Le parole del testimone a Tiki-Taka
Per il Milan Ibra non ha commesso violazioni ma era lì solo per affari commerciali ma a Tiki-Taka arriva la smentita. Ezio Denti, un investigatore privato, anche criminologo, che si trovava per lavoro vicino al ristorante per svolgere un’indagine, in collegamento con Chiambretti, dice: “E’ arrivato un caravan nero, sono scese 5-6 persone tra cui Ibra che non poteva passare inosservato”.
“Lui e i suoi amici , c’era anche Abate, sono stati a tavola dalle 13:30 alle 16:30, hanno mangiato e bevuto, il conto è stato di 300€ a persona. La talpa che ci ha dato le informazioni è stata molto esplicita. Ha mangiato uova, quaglia, tortelli, petto di piccione e caffè. Sembra che abbia pagato il conto Ibra”.
Pistocchi attacca Ibra
Anche Pistocchi commenta l’episodio: “I comuni mortali non accettano che i loro Dei siano come loro, se non peggio. Non hanno mai letto l’Odissea. Ibra contravviene alle regole che milioni di persone e migliaia di ristoratori rispettano”.
I tifosi replicano sui social
In attesa della sentenza del Giudice sul caso Maresca, intanto sui social fioccano le reazioni: “Beato lui però,spendere 300 euro per un paio di calici di vino ma cosa si vuole di più dalla vita” oppure: “E menomale che il ristoratore si è definito “amico”! Pensa il conto se non lo fosse stato!” o anche: “Ha dovuto suo malgrado fare tutto in nero, essendo chiuso non può né fatturare né fare scontrini, come fa spesso anche quando non deve delinquere per aprire il locale” o ancora: “sicuramente il ristoratore avrà guadagnato più con quella bevuta che com tutti i “ristori” ricevuti per il lockdown..”. Infine, pensando anche al festino con Dybala, c’è chi dice: “Piemonte e Lombardia hanno proprio toppato con la scelta dei testimonial”.