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Ibra viola zona rossa, polemica sui social

Lo svedese ha fatto aprire un ristorante nonostante il divieto ma sarebbe solo un incontro di lavoro

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Il rosso proprio non gli piace. Nè quello del cartellino che gli ha mostrato Maresca sabato a Parma e che potrebbe costargli due giornate di squalifica nonostante si continuino a susseguire voci contrastanti sulla frase esatta che avrebbe detto all’arbitro, nè quello della Regione Lombardia che, come si sa, è in zona rossa per l’emergenza Covid. Stando a quanto scrive FanPage il bomber del Milan avrebbe infranto il divieto facendosi aprire un ristorante ieri a ora di pranzo.

Fanpage riporta la versione del ristoratore

Ibra era in compagnia anche dell’ex Milan Abate e da ‘Tano passami l’olio’ avrebbe consumato un pranzo da 300 euro a testa per ognuno dei presenti. Contattato da Fanpage.it (che ha pubblicato anche le foto della vicenda), lo chef Simonato ha confermato la presenza di Zlatan, smentendo però che si sia trattato di un pranzo in piena regola: “abbiamo bevuto un bicchiere di vino“.

Ibra è testimonial anti-Covid

Da ricordare che Ibra era stato scelto dalla Regione Lombardia come testimonial dalla Regione Lombardia per la lotta al coronavirus: “Usa la testa e rispetta le regole: distanziamento e mascherine”, diceva l’attaccante. Da fonti vicine al Milan sarebbe però arrivata un’altra precisazione: si è trattato di un incontro di lavoro, con un numero limitato di persone. Nessun pranzo, ma un incontro di poco più di un’ora per discutere di business. Un incontro privato con un numero limitato di persone.

I tifosi replicano sui social

Fioccano i commenti sui social. Ironico quello di Biasin (“E Maresca muto“), pungenti quelli dei tifosi non milanisti: “Amico caro non si può fare…neanche un bicchiere di vino tra amici pensa..non si può..perché se lo facessimo tutti sai il casino?” oppure: “E tutti a chiedersi… com’è possibile che i calciatori si contagino visto che vivono nella bolla???”.

Arrivano però tantissime reazioni in difesa di Ibra: “Io gli darei un Daspo dall’Italia, se possibile carcere e lavori socialmente utili. E ovviamente Milan penalizzato con la radiazione” oppure: “Ah. Avete la personal cam ormai su ibra…” e infine: “Se è per questioni di lavoro, credo non ci siano problemi. A maggior ragione se Ibrahimovic è residente/domiciliato nel comune di Milano”.

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