Nonostante la caduta di mercoledì, Tadej Pogacar continua a pedalare veloce verso la conquista del suo quarto Tour de France. Se il campione sloveno in strada mostra ogni volta la sua versione da cannibale assetato di vittoria, nell’intervista post 12esima tappa Pogi ha manifestato tutto il suo lato umano e il suo cuore d’oro dedicando la vittoria a Samuele Privitera, la cui scomparsa a soli 19 anni in seguito a una caduta nel corso del Giro della Val d’Aosta ha scosso il mondo del ciclismo.
- Un Tour de France da cannibale per Pogacar finora
- Pogacar: “Non sapevo come avrebbe reagito il mio corpo alla caduta”
- Pogacar: “Dedico la vittoria a Privitera, pensavo a lui negli ultimi chilometri”
Un Tour de France da cannibale per Pogacar finora
Oggi giovedì 17 luglio è arrivata la 3 terza vittoria in questo Tour de France per Tadej Pogacar, che ha dominato la 12esima tappa, la prima vera dei Pirenei, arrivando al traguardo ad Hautacan con 2’10” di vantaggio sul rivale Jonas Vingegaar, secondo al traguardo. Una vittoria che testimonia il rendimento da cannibale di Pogi, ormai vicinissimo alla conquista del suo quarto Tour de France in carriera. Un traguardo che nessuno sembra potergli negare, come testimonia il vantaggio di 3’32” sul danese e di 4’45” su Remco Evenepoel nella classifica generale.
Pogacar: “Non sapevo come avrebbe reagito il mio corpo alla caduta”
Una vittoria arrivata dopo i timori alla vigilia per la caduta di ieri, che aveva causato un bello spavento a Pogacar, nonostante – per fortuna – non gli avesse causato problemi fisici seri: “Non sapevo come avrebbe reagito il mio corpo dopo la caduta ma non stavo troppo male. Ho sentito solo un po’ di dolore all’anca ma nel pedalare non soffro. Abbiamo fatto un super lavoro con la squadra, oggi eravamo davvero forti”.
Pogacar: “Dedico la vittoria a Privitera, pensavo a lui negli ultimi chilometri”
Nell’intervista post 12esima tappa Pogacar ha poi mostrato tutto il proprio gran cuore dedicando la vittoria a Samuele Privitera, 19enne deceduto nella giornata di mercoledì in seguito a una caduta durante la prima tappa del Giro Internazionale della Valle d’Aosta dopo aver accusato un malore ha scosso il mondo del ciclismo, ricordando tutti i rischi che questo meraviglioso sport si porta dietro: “Questa tappa la dedico a Samuele Privitera e alla sua famiglia. È stata la prima cosa che ho letto questa mattina, stavo pensando a lui negli ultimi chilometri e a quanto sia duro e terribile questo sport e quanto dolore possa causare”.