Tutto come da pronostico o quasi. Remco Evenepoel dimostra di non avere rivali a cronometro e conquista la prima prova “in solitaria” battendo Pogacar e Affini con lo sloveno che conquista la maglia gialla.
Treno Evenepoel, Pogacar resiste
Il grande favorito di giornata era Remco Evenepoel e alla fine è andato tutto secondo i piani. Il belga conquista la vittoria di tappa e il secondo posto nella classifica generale ma la sensazione è che se Pogacar (oggi secondo a 16 secondi) va così forte anche in una prova che non è esattamente la sua preferite, vuol dire che la battaglia per il Tour de France si fa ancora più complicata. E a rendere forse anche più semplici i piani dello sloveno ci pensa anche una prova decisamente sottotono di Jonas Vingegaard che sembra aver pagato gli sforzi dei primi giorni di gara e rimedia oltre 1”21 da Evenepoel e poco più di un minuto da Pogacar scivolando addirittura al quarto posto in classifica generale e scavalcato anche dal francese Vaquelin.
Affini da applausi
Doveva essere il giorno di Filippo Ganna alla vigilia del Tour, dopo le speranze per Milan, l’Italia poteva provare a rompere il digiuno con Filippo ma una caduta al primo giorno di corsa ha già chiuso tutti i possibili scenari. Ma l’Italia brilla a Caen grazie a Edoardo Affini che si dimostra un grandissimo cronoman. Il mantovano accarezza a lungo la possibilità di conquistare la vittoria di tappa ma quando Evenepoel e Pogacar innestano le marce alte non c’è più nulla da fare. Alla fine arriva un terzo posto comunque molto positivo per lui.
Pogacar: il caso del body “a pois”
Negli ultimi giorni la UAE Emirates ha attuato una stratega particolare, che qualcuno ha definito a perdere. L’obiettivo era quello di riuscire a sfilare dalle spalle di Tadej Pogacar la maglia di miglior scalatore, la leggendaria maglia a pois. Una strategia attuata con un doppio significato: evitare allo sloveno di dover passare un’ora in più nel corso delle premiazioni e quindi tornare prima in albergo a riposare, ma c’è anche un secondo caso. Lo sloveno infatti voleva arrivare alla crono indossando il body della sua squadra, progettato su precise specifiche del campione in termini di misura e materiali per riuscire ad avere la migliore performance possibile.