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Tour de France, finale folle a Tolosa: la paura di Pogacar e il gesto dei suoi rivali. L’invasione di un manifestante al traguardo

Tadej Pogacar è stato vittima di una caduta nella parte conclusiva dell’11esima tappa ma il gruppo con tutti i suoi rivali ha deciso di aspettarlo ma c’è preoccupazione in vista delle montagne

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Nel finale della 11esima tappa del Tour de France attimi di tensione per Tadej Pogacar che è stato vittima di una caduta ma che ha ricevuto anche una manifestazione di grande rispetto da parte del gruppo. Spavento anche per l’invasione di un manifestante proprio nelle fase cruciali della frazione di Tolosa.

Il momento di paura per Pogacar

A pochi chilometri dal traguardo di Tolosa arriva l’incidente che avrebbe potuto cambiare il destino del Tour e di Tadej Pogacar: il corridore sloveno infatti si è scontrato con il norvegese Tobias Johannesen della Uno-X-Pro ed è finito rovinosamente a terra, ferendosi l’avambraccio e la coscia sinistra. La UAE si è subito allertata, i suoi compagni di squadra si sono fermati mentre un meccanico del Tour lo auto a rimettere a posto la catena della bici.

Il gesto di fair play dei rivali

Momenti di tensione in casa UAE con Pogacar che ha rischiato di perdere secondi preziosi visto che al traguardo mancavano solo pochi chilometri. Ma nel gruppo l’accordo tra i suoi rivali Vingegaard ed Evenepoel, oltre che la maglia rosa Healy è stato unanime. Con la tappa già decisa il gruppo ha deciso di non trarre vantaggio da un momento di sfortuna e ha rallentato per attendere il rientro dello sloveno. Un gesto che Mauro Gianetti della UAE ha apprezzato: “Una caduta è sempre un momento pericoloso soprattutto quando la velocità è elevata. Abbiamo visto il rispetto del gruppo che ha deciso di darsi battaglia in montagna, e mi tolgo il cappello di fronte alla sportività di tutti i corridori. Certo avremmo preferito evitarla soprattutto alla vigilia della tappa che porta all’Hautacam. Ma Tadej sta Beene, si sente bene. Ha avuto soltanto un po’ di paura”.

Il manifestante sul traguardo di Tolosa

Momenti di spavento e di paura a Tolosa proprio quando Jonas Abrahmsen e Mauro Schimd si stavano giocando allo sprint la vittoria dell’11esima tappa (vinta poi dal norvegese). Proprio sul rettilineo finale ha fatto la sua comparsa un manifestante, immediatamente fermato dalla sicurezza del tour, che brandiva una kefiah (simbolo del popolo palestinese) con una maglietta con la scritta: “Israele fuori dal Tour”, col riferimento alla presenza della formazione Israel-Premier Tech che sta partecipando alla Grande Bouclé. Fortunatamente l’invasione non ha avuto conseguenze per i due corridori.

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