Giornata di riposo per i big e a Vire Normandie arriva l’assolo dell’irlandese Ben Healy. Scossone in cima alla classifica con Tadej Pogacar che lascia la maglia gialla a Mathieu van der Poel solo per un secondo, tra gli attaccanti di giornata. La maglia verde torna sulle spalle di Jonathan Milan.
- L’attacco di van der Poel
- La strana scelta di Pogacar e dalla UAE
- Il gruppo dei velocisti se la prende comoda
L’attacco di van der Poel
Una prova a cronometro poco soddisfacente e la maglia gialla ceduta a Tadej Pogacar, ma Mathieu van der Poel sembra aver ancora voglia di indossare la maglia gialla. Con l’abbandono di Pedersen, c’è più libertà in casa Alpecin e il ciclista olandese lancia uno degli attacchi più efficaci di giornata portandosi dietro un gruppetto molto interessante che vede la presenza di Ben Healy, Harold Tejaada, Will Barta, Quinn Simmons, Eddie Dunbar, Simon Yates e Michael Storer.
A circa 35 chilometri dal traguardo c’è l’azione decisiva con l’irlandese Ben Healy che decide che è il momento di provarci e scappa via. All’inseguimento si lanciano Storer e Simmons, mentre dietro Van der Poel non reagisce e sembra fare un po’ di fatica.
La strana scelta di Pogacar e dalla UAE
Tadej Pogacar sembra aver sviluppato una certa “allergia” alle maglie del Tour. Il ciclista sloveno insieme alla sua squadra, la UAE, ha deciso di non tenere sotto controllo la gara e ha lasciato scappare via la fuga. Fino a circa 60 chilometri dal traguardo, lo svantaggio del gruppo maglia gialla sembra ancora recuperabile. Ma la UAE sembra non avere nessuna intenzione di sprecare energie inutili, lascia molto del lavoro alla Soudal e il vantaggio dei fuggitivi si dilata sempre di più. L’intenzione è chiara, provare a risparmiare più energie possibili in vista delle tappe più complicate. Nel finale però arriva la decisione di provare a spingere ma non basta con la gialla che passa di mano solo per un secondo.
Il gruppo dei velocisti se la prende comoda
Prima la cronometro, poi una tappa massacrante: nessuna chance per gli uomini veloci del gruppo. Milan e compagni sanno sin dalla partenza che non avranno nessuna possibilità di giocarsi la vittoria di tappa e allora meglio risparmiare energie in vista delle prossime volate. Il corridore italiano si fa vedere solo nei primi chilometri della tappa, conquista la vittoria sul traguardo volante e porta a casa dei punti importanti per la maglia verde che però resta una competizione apertissima e particolarmente dura. Poi arriva il momento di staccarsi.
Tour de France: la tappa di domani
