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Inter e Milan, niente abbonamenti per ultras sgraditi: scoppia la bufera social

Dopo l’inchiesta “Doppia Curva” e gli arresti per infiltrazioni mafiose nel tifo organizzato di Inter e Milan, stretta dei club: ultras respinti

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sulle interviste ai grandi protagonisti

Esclusioni dagli abbonamenti per tutti gli ultras ‘non graditi’, blocco degli striscioni, cessione vietata dei biglietti e riconoscimento facciale al Meazza per tutti gli incontri di Milan ed Inter. Procura, Questura, Ministero dell’Interno e i club hanno scelto una strada chiara: eliminare ogni forma di tolleranza verso le frange violente del tifo dopo l’inchiesta ‘Doppia Curva’. La stagione 2025/26 sarà la prima vera prova di questo nuovo approccio, con l’intento di restituire allo stadio un clima di legalità, sicurezza e partecipazione sana. Sui social, intanto, è scoppiata una bufera.

Dopo l’inchiesta: stretta durissima su curve e ultrà

Le conseguenze dell’operazione “Doppia Curva”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, stanno cambiando radicalmente il volto del tifo organizzato milanese, come si legge sul Corriere della Sera. Dopo arresti, condanne e omicidi legati alla criminalità organizzata infiltrata nelle curve di Inter e Milan, la risposta delle autorità e dei club è arrivata decisa: fuori gli ultras ‘non graditi’ dallo stadio San Siro.

Stop agli abbonamenti per i tifosi “non graditi”

Con l’avvio della campagna abbonamenti per la stagione 2025/26, Inter e Milan hanno respinto centinaia di richieste di rinnovo provenienti da appartenenti alle curve storiche, scrive il Corriere della sera. Le due società, in base ai propri codici etici, hanno escluso dai loro elenchi soggetti coinvolti in passato in episodi violenti, sanzionati con Daspo o altri provvedimenti amministrativi. Molti di questi nomi sono emersi anche nell’inchiesta giudiziaria che ha portato alla luce un sistema criminale radicato e pericoloso.

Cancellazione di simboli e gruppi storici

Oltre agli abbonamenti, è stato deciso di eliminare qualsiasi simbolo associato ai gruppi ultrà del passato. I marchi “Curva Nord” (Inter) e “Curva Sud” (Milan) sono stati cancellati, così come bandiere e striscioni identificativi dei vari gruppi.

Stop alla cessione di abbonamenti per Milan e Inter

Uno dei punti più critici emersi dalle indagini era il business illecito legato alla rivendita dei biglietti con bagarinaggio. I capi ultrà utilizzavano centinaia di abbonamenti intestati a prestanome per poi rivenderli a ogni partita con un sovrapprezzo. Alcuni episodi coinvolgevano anche complici interni, come steward disonesti, che permettevano il passaggio multiplo da un unico tornello.

Per contrastare questi fenomeni, Inter e Milan hanno deciso di bloccare totalmente la cessione degli abbonamenti, a partire dai settori tradizionali delle curve (secondo anello blu e verde). In altri settori, come per l’Inter, è stato introdotto un costo aggiuntivo per ogni passaggio di biglietto.

Meazza blindato: arriva il riconoscimento facciale

Nel quadro del nuovo piano sicurezza per San Siro, è in fase di completamento l’installazione di un sistema di riconoscimento facciale ai tornelli. Il progetto è già pronto, in attesa degli ultimi via libera dal Garante della Privacy, e dovrebbe essere operativo già a inizio stagione. Obiettivo dichiarato: rendere il Meazza un modello da replicare in tutti gli stadi italiani.

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Inter e Milan: abbonamenti respinti per ultras sgraditi

A commentare sui social le disposizioni di Milan ed Inter è stato il giornalista Giovanni Capuano che, con un post su Twitter, ha riassunto ciò che sta accadendo in queste ore di campagna abbonamenti dei due club: “Inter e Milan stanno respingendo centinaia di richieste di rinnovo abbonamento per tifosi che in passato siano stati colpito da Daspo o anche solo da sanzioni amministrative per comportamenti non consoni allo stadio. La misura è giustificata in applicazione dei rispettivi codici etici dei due club. Gli ultras respinti come ‘tifosi non graditi’. E’ un altro degli effetti della stretta sulle tifoserie milanesi seguita all’inchiesta della Procura di Milano.”

I tifosi sul web hanno scatenato una bufera: “Sarebbe interessante sapere come mai prima i tifosi colpiti da Daspo potessero avere abbonamenti, ma essendo l’inter in particolare, parte lesa nell’’indagine sulle curve, è tutto molto chiaro…”

E ancora: “Per colpa di qualche delinquente stanno distruggendo gli Inter Club che x anni si sono organizzati con pullman e sacrifici.”

C’è poi chi si schiera dalla parte della legalità: “Fanno solo bene, basta con sta gentaglia! Ancora mi ricordo quando in modo vigliacco hanno menato la gente che non voleva uscire dalla curva perché volevano onorare la morte di boiocchi…e poi si è venuto a scoprire che erano i leader che l’avevano ammazzata! Gente di me…”

Non si placano gli animi sul web: “Fanno bene! Fuori la criminalità da S.Siro!!! Lo stadio deve tornare a essere un ambiente per famiglie e veri tifosi non criminali travestiti da ultras.”

Ed infine: “Costretti a farlo perché sotto la lente d’ingrandimento della procura. Devono dimostrare di aver tagliato i ponti con il passato altrimenti rischiano il commissariamento. Va detto.”

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