Milan a un passo dallo scudetto grazie ai soliti Leao e Theo Hernandez che si prendono tre quarti di tricolore, l'Inter resta in scia e spera con Lautaro da record mentre Napoli e Juve salutano Insigne, Chiellini e Dybala tra le lacrime così come quelle di Venezia e Genoa retrocesse. Come sempre, a fare la differenza, i nostri “top e flop” nel bene e nel male, di questo 37° e penultimo turno di serie A con un pizzico di cattiveria e di ironia che non guasta mai.
Para anche l'imparabile, il rigore di Perotti (voto 5) respingendo anche le speranze di salvezza immediata della Salernitana. Il migliore nel suo ruolo quest'anno. Il ragazzo cresce bene. Paratutto!
Ne ha combinata una più di Bertoldo quest'anno, flop ad honorem della stagione. Anche con la Lazio ci mette lo zampino, anzi lo zampone causando l'autogol che riapre la partita. Maldestro e anche malsinistro!
Ecco, l'altra faccia di Alex Sandro è questo terzino sinistro che si fa tutto il campo dopo 70 minuti inscenando uno dei gol più belli della stagione. Insuperabile!
La sua stagione è buonissima, il finale alla grande, trascina ancora il Torino e si mette in mostra. E ora, che si fa? Dove andrà? In vetrina!
Decide così, senza motivo di rifilare un calcione nella parti intime di Pellegrini mettendone a rischio la discendenza. Il rosso è il minimo, il suo gesto lo è davvero, pessimo!
Abbiamo finito gli aggettivi per questo portoghese arrivato in punta di piedi e che sulle punte gioca ma come mulinella le gambe lui non lo fa nessuno, è l'apriscatole del Milan quasi tricolore. Adesso serve un ultimo sforzo!
Se l'Inter crede nell'impossibile, lui lo rende possibile, prende pali, segna e risegna, se non fosse che il Milan è vicino allo scudetto, verrebbe da definirlo "indiavolato" ma forse non ci azzecca tanto...
Mette a segno altri due gol nella stagione della consacrazione, non si sa dove andrà il prossimo anno, di sicuro ha messo in mostra tutto il campionario per essere un... campione!
Alla fine è scoppiato in lacrime nella sua ultima a casa Juve con la Juve. Solo più avanti capiremo davvero come e perche è finita questa storia d'amore. Lui, di certo, ad un certo punto ha tirato troppo la corda. Lacrime di coccodrillo? Se poi va all'Inter...chissà...
Qui lacrime di coccodrillo non ce ne sono, sono lacrime veraci napoletane quelle di Lorenzo. Lui non poteva rinunciare, il Napoli non poteva rilanciare. E' andata così, good luck scugnizzo, fai vedere ai canadesi come si fa "o'tiraggir"
Ha fatto 17 minuti nella sua 17sima stagione. Il penutlimo tassello della grande Juve dei 9 scudetti abdica, uno stadio tutto per lui, una festa tutta per lui più che meritata. Ne ha menati tanti, ha salvato tanti gol, c'è solo da ringraziarlo, anche e soprattutto per Wembley tinto d'azzurro.
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