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Tragedia alla Sydney-Hobart: due velisti morti a causa di un incidente con il boma. Ma la regata non si ferma

La celebre competizione velica australiana sconvolta da due gravissimi incidenti: a perdere la vita sono stati due membri degli equipaggi di Flying Fish Arctos e Bowline.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Una brutta tragedia s’è abbattuta sulla Sydney-Hobart, una delle competizioni di vela più famose al mondo. Due velisti sono infatti deceduti nelle prime fasi dell’edizione 2024 della regata, colpiti dai boma delle rispettive imbarcazioni. Gli sfortunati protagonisti stavano percorrendo il primo tratto in mare a bordo degli australiani di Flying Fish Arctos e dei sudafricani di Bowline, due delle 104 imbarcazioni che hanno preso il via dalla città australiana, dirette verso la capitale della Tasmania. Le sfortunate vittime si chiamavano Roy Quaden e Nick Smith, entrambe particolarmente esperte e non certo alla prima esperienza nella competizione.

Venti forti e temporali, condizioni meteo al limite

I rispettivi team, pur praticando le manovre di primo soccorso in mare, non sono riusciti a evitare l’immane tragedia. Entrambe le imbarcazioni hanno inviato un messaggio di soccorso mentre si trovavano rispettivamente a circa 30 miglia nautiche a sud est di Ulladulla (nel caso di Flying Fish Arctos) e a 30 miglia a nord est di Batemans Bay (Bowline).

Flying, capitanato da George Martin (all’ottava partecipazione alla regata), conta 12 membri dell’equipaggio ed è uno dei team più esperti tra i 104 al via. Bowline era alla terza Sydney-Hobart della sua storia, composto da 7 velisti e capitana da Ian Roberts. Le condizioni meteo al limite, con venti forti e temporali sin dalle prime fasi della partenza, stanno creando non pochi problemi a tante imbarcazioni, tanto che nella sola prima notte di regata ci sarebbero stati ben 22 ritiri.

Quanti ritiri eccellenti: ora comanda LawConnect

Tradizionalmente in programma a partire dal giorno di Santo Stefano, la Sydney-Hobart esercita sempre grande fascino sui velisti, ma si presta spesso anche a condizioni meteo molto variabili e pericolose, con il punto più delicato in corrispondenza dello Stretto di Bass.

Nel 2017 i francesi di Comanche hanno stabilito il record della competizione percorrendo tutto il tragitto in appena un giorno, 9 ore, 15 minuti e 24 secondi, ma per via di un guasto alla randa quest’anno sono stati costretti al ritiro quando si trovavano al comando dopo 63 miglia nautiche (in totale se ne devono percorrere 680). Anche Alive, vincitore assoluto della Tattersall Cup, si è visto costretto a desistere dal tentativo di raggiungere Hobart a causa di un problema al motore. Costretti al ritiro anche gli australiani di Wild Oats Farr 43, vincitori due volte della regata, l’ultima nel 2014 (danni al sartiame).

Il meteo nelle prossime ore dovrebbe concedere una tregua e questo potrebbe favorire la conclusione della competizione senza ulteriori problemi o incidenti di gravità inaudita. Al netto delle due vittime, il compitato organizzatore ha ribadito la necessità di proseguire con la gara, con LawConnect che ha preso il comando e resta la favorita numero uno per la vittoria finale.

Tragedia alla Sydney-Hobart: due velisti morti a causa di un incidente con il boma. Ma la regata non si ferma Fonte: Ansa

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