La differenza che passa tra centomila euro e cento milioni di euro è quella tra quel ragazzino biondiccio e ambidestro che lo scouting dell’Udinese pescò giovanissimo nello Zaglebie Lubin, in Polonia, e il tuttocampista, il vero uomo in più, che è diventato Piotr Zielinski, stella del Napoli che De Laurentiis vuole blindare con una clausola super. Sabato Zielinski torna a Udine, dove tutto iniziò, e dove ha lasciato tanti bei ricordi. Fu l’osservatore Angeloni a rimanere folgorato dalle grandi qualità tecniche, dalle capacità nel dribbling e nel palleggio, dal repertorio che il giocatore metteva in mostra. Fu Andrea Carnevale, uomo mercato del club friulano, a dare l’ok dopo il provino, colpito anche dalla singolare capacità di giocare bene sia di destro che di sinistro. Centomila euro e iniziò la favola di Piotr, il talento che Ancelotti sta forgiando con cura e passione per trasformarlo in uomo decisivo sempre e non solo a sprazzi. Partendo dal ruolo: con Sarri era mortificato a fare l’interno-incontrista (giocava quasi sempre al posto di Allan) e non sempre riusciva a sprigionare la sua fantasia e quegli strappi capaci di spezzare le difese avversarie.
LE CARATTERISTICHE – E’ unico come caratteristiche, il polacco. L’hanno battezzato come nuovo Hamsik, ma non è Marek: è più veloce, più attaccante, più geniale. Gli hanno profetizzato una carriera alla De Bruyne, ma rispetto al talento belga non solo è meno maturo e completo ma ha doti diverse. Zielinski domina tecnicamente le partite come pochi altri centrocampisti del nostro campionato, e più le distanze aumentano più è in grado di fare la differenza. Non si tratta soltanto della facilità con cui salta l’avversario, Piotr è in grado di approfittare di ogni scollegamento tra i reparti per affettarli palla al piede, combina eleganza e pragmatismo.
CAMBIA TUTTO CON CARLO – Prima, con Sarri, doveva fare il compitino rispettando movimenti e schemi, con Ancelotti ha più libertà di cercare la giocata azzardata e giocare fronte alla porta, per un dribbling, un assist o una fuga verso il gol. E sa farne di straordinari: una volta con la Primavera dell’Udinese ne realizzò uno da capolavoro tanto che l’arbitro a fine gara gli chiese la maglia. Esploso all’Empoli, Zielinski sa di dovere tutto all’Udinese, il club che per primo ha creduto in lui ma non sarà un bel regalo quello che sogna di fargli. Nel nuovo Napoli Paradiso lui ha un ruolo importante, e da lui Ancelotti si aspetta sempre ulteriori progressi perchè che sia un predestinato l’hanno detto in tanti prima di lui ma a farlo diventare un top-player da 100 milioni ci sta provando sul serio solo Carletto. E a Udine, dove tutto iniziò, Zielinski vuol solo far vedere che avevano davvero ragione. Che il suo talento è proprio superiore.