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8 anni fa Inter Mondiale ma Eto'o irrise Benitez. Esonero!

Fu l'ultimo atto di Rafa sulla panchina nerazzurra

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8 anni fa Inter Mondiale ma Eto'o irrise Benitez. Esonero! Fonte: Ansa

L’ultima eredità pesante dell’Inter del Triplete arrivò otto anni fa: esattamente il 18 dicembre del 2010 l’Inter vinceva il Mondiale per Club, battendo per 3-0 il Mazembe e chiudendo il cerchio. In panchina non c’era più Mourinho ma Benitez. Quello però fu l’ultimo atto del tecnico spagnolo. Più che per la partita, agevolmente dominata dai nerazzurri, furono le polemiche durante e dopo la gara il piatto forte di una giornata che doveva essere solo di gioia e felicità ma che si trasformò in uno psicodramma. In campo fu tutto facile. Passano soltanto 13 minuti e i nerazzurri sono già in vantaggio grazie al tocco tempestivo, di sinistro, di Goran Pandev. Altri quattro minuti e Samuel Eto’o raddoppia, mandando i tifosi in visibilio e la gara in discesa ma ecco il fuori programma. Il camerunense esulta con due borse della spesa, come Oronzo Canà alias Lino Banfi nel cult-movie ‘L’allenatore nel Pallone’, con mimica e gestualità identica: a fornirgliele Marco Materazzi, escluso ancora una volta dall’undici titolare da Benitez, che proprio non lo vedeva e con cui litigò aspramente (anche oggi, a distanza di anni, Materazzi quando può parla malissimo di Rafa).

LO SFOGO – Il tecnico nerazzurro nei suoi pochi mesi nerazzurri era oggetto di scherno da parte di buona parte dello spogliatoio. Il 3-0 arriverà al minuto 86, con Biabiany. Il capitano Javier Zanetti alza la cielo la coppa che sancisce l’F.C. Internazionale, per la terza volta nella sua storia, Campione del Mondo ma negli spogliatoi successe di tutto. Benitez festeggia a metà ed attacca polemicamente: “Devo parlare con Branca e Moratti. Ho bisogno di supporto, se ci sarà andremo bene. Prima cosa mercato; poi, io in passato ho sentito tante critiche e io in maniera educata le ho evidenziate; se l’Inter mi vuole come allenatore, mi deve consentire di controllare tutto quello che succede all’interno della squadra. Il supporto dev’essere dall’inizio alla fine, al 100%. Se no non si vince”.

L’ESONERO – “Merito rispetto – lo sfogo del tecnico – Mi sono addossato tutte le colpe e tutte le responsabilità, ma il club mi aveva promesso ad agosto tre giocatori. Non è arrivato nessuno. Adesso ci sono tre possibili strade: o la società fa un progetto e compra quattro giocatori subito a gennaio o andiamo avanti così con l’allenatore come unico colpevole oppure il presidente parla con il mio procuratore e troviamo un’altra soluzione. L’anno scorso Moratti ha speso 80 milioni per cinque giocatori, tutti titolari, quest’anno con un allenatore nuovo ha speso zero. Non so perché, si era progettato un mercato e poi non è stato fatto, per il fair play finanziario o per qualcos’altro. Dopo l’estate ero deluso al 100 per cento dal mercato”. E dopo quelle parole, Moratti decise. Esonerato Benitez, quell’Inter passò a Leonardo.

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