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Juve, Allegri via ma non rinuncia allo stipendio: niente transazione, ecco quanto costa il suo esonero al club

Il club bianconero pensa alla buonuscita per Max, che però ha fatto sapere di non essere interessato: il suo contratto scade nel 2025, in un anno lui e lo staff costano 20 milioni.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Al di là delle smentite pubbliche di Giuntoli, che peraltro stanno facendo “perdere punti” al dirigente bianconero nelle quotazioni di molti tifosi, la Juve pensa concretamente al futuro senza Allegri. Sono tanti i motivi di riflessioni per la Vecchia Signora, il principale è relativo alle croniche difficoltà di gioco della squadra, caratteristica che la Juventus di Allegri si porta praticamente dietro da sempre, diventata non più tollerabile dopo il brusco calo di rendimento nel girone di ritorno.

Juve, trattativa con Allegri: non c’è accordo su buonuscita

Checché ne dica Giuntoli, dunque, il club e l’allenatore hanno già intavolato le discussioni per cercare un accordo. Lo riporta il Corriere della Sera. L’intenzione della Juventus è quella di liberare il tecnico, ancora sotto contratto fino a giugno 2025, riconoscendogli una buonuscita. Una sorta di transazione per chiudere anticipatamente l’intesa e consentire immediatamente ad Allegri di trovare una nuova panchina. Ma il trainer livornese ha fatto sapere di non essere interessato a questo genere di soluzione. Lui la buonuscita non la vuole. Chiede lo stipendio nella sua interezza. Gli conviene.

Quanto costa Allegri e il suo staff? L’ultimo “regalo” di Agnelli

Per la Juventus una bella gatta da pelare, visto che Allegri guadagna sette milioni di euro netti a stagione, quasi tredici lordi. E se si considerano pure gli emolumenti al suo staff, a cominciare dal vice Landucci e a tutta la sfilza di collaboratori, si arriva a una ventina di milioni da tenere a bilancio per mantenere a libro paga un tecnico esonerato e la sua squadra. Del resto, questo è uno degli ultimi “regali” di Andrea Agnelli alle disastrate finanze del club bianconero: a volere fortissimamente il suo ritorno nell’estate del 2021, dopo la parentesi Pirlo, fu proprio l’ex presidente che lo blindò con un quadriennale da manager di Premier League.

Max alla Juve: risultati all’altezza ma zero tituli…e gioco

Non che Allegri abbia fallito dal punto di vista sportivo e soprattutto economico, anzi. Nel 2021-22 ha centrato la qualificazione in Champions, nel 2022-23 avrebbe chiuso al quarto posto senza la penalizzazione e la successiva squalifica dalle coppe. Quest’anno è vicinissimo a centrare l’obiettivo “minimo” del ritorno nella coppa più prestigiosa. Certo, c’è la voce “zero titoli” che però potrebbe cancellata da un successo nella finale di Coppa Italia con l’Atalanta. Ma c’è soprattutto la voce “zero gioco”, contestatagli dalla dirigenza e da tanti supporter: ed è difficile possa essere colmata nelle ultime partite di questa stagione.

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