Anche stavolta ha dovuto dribblare pure il tifo contro, tornato a farsi sentire proprio come al Roland Garros, quando tutto il pubblico si schierò con Carlos Alcaraz. Stavolta, a Wimbledon, le ovazioni più fragorose sono state per Novak Djokovic, il vecchio re costretto ad abdicare, seppur con l’onore delle armi. Jannik Sinner è stato più forte di tutto e di tutti, ha trasformato la semifinale contro il fenomeno serbo, che ha fatto dello Slam londinese il giardino di casa, in una sorta di esibizione. Non c’è mai stata davvero partita contro Nole, forse debilitato dai problemi muscolari, forse semplicemente non più forte del rosso di San Candido.
- Wimbledon, prima finale per Sinner: Djokovic ko
- Il sogno realizzato di Jannik: "Lo guardavo in tv"
- La grande prestazione con Nole e la rivincita contro Carlos
Wimbledon, prima finale per Sinner: Djokovic ko
Due set vinti in scioltezza (6-3 6-3) e un altro in rimonta (6-4, dopo essere stato sotto 0-3): così Sinner ha fatto sua la partitissima con Novak, portando a casa il sesto successo sull’ex idolo nelle ultime sette partite. E conquistando la prima, storica finale di Wimbledon della sua carriera. Quella di Jannik un’impresa, una sorta di mini Slam che il numero 1 della classifica ATP ha già realizzato: dagli US Open dello scorso anno è sempre arrivato all’ultimo atto dei tornei dello Slam. Quattro finali su quattro. Due le ha vinte (a New York contro Fritz e a Melbourne contro Zverev), una l’ha persa (a Parigi contro Alcaraz): come andrà a finire l’attesissima rivincita contro Carlitos?
Il sogno realizzato di Jannik: “Lo guardavo in tv”
Certo, Djokovic non era al meglio. E anche Alcaraz ha destato un’ottima impressione, vincendo con autorevolezza la sua semifinale contro Fritz. Sinner, però, adesso è bello carico. Un sogno realizzato, per lui, la prima finale londinese. “Era il torneo che guardavo da giovane in tv, non mi sarei mai immaginato di giocare la finale. È incredibile”, la confessione fatta a fine gara direttamente dal Centrale, ‘incalzato’ (si fa per dire) da Alex Corretja. Quindi una rivelazione: “Qui ci sono mio papà (Hanspeter) e mio fratello (Mark) e raggiungere questo risultato è ancora più bello, ma dietro c’è tanto lavoro”. Mark che stavolta ha preferito il tennis alla F1. Mancava solo mamma Siglinde in tribuna: ci sarà domenica? Chissà.
La grande prestazione con Nole e la rivincita contro Carlos
Quindi sulla sua prestazione contro Djokovic: “Ho servito bene, mi sono mosso molto meglio oggi, ma credo che lui nel terzo set non stesse bene”. Terzo set, paradossalmente, che è stato quello dove il serbo ha creato i maggiori problemi a Jannik. “Ho cercato di giocare al meglio soprattutto nei momenti importanti. Sono molto contento. Ora vedremo che succederà in finale”. Già, la finale delle finali. La rivincità contro Alcaraz, che sta diventando una sorta di tabù. “Dopo quello che è successo al Roland Garros non so proprio come andrà a finire”, l’ammissione di Sinner. “Non so se sarà una partita ancora più bella, ma ci proveremo. Sarà un grande onore dividere il campo con Alcaraz“.