Giampiero Galeazzi si è spento a Roma, il 12 novembre 2021 dopo aver affrontato una malattia impietosa. Aveva dato voce e racconto al calcio più emozionante, al tennis più ricco con i migliori di sempre. A darne l'annuncio Rainews
Giampiero si laureò in Economia e, dopo una breve esperienza lavorativa nella Fiat, scelse di seguire le orme paterne, campione d'Europa nel 1932 nel due senza, ed ottenne il titolo italiano prima nel singolo, nel 1967, quindi nel doppio con Giuliano Spingardi l'anno seguente. Archiviata l'esperienza sportiva, si dedicò al giornalismo e alla Rai
Giampiero Galeazzi è stato un autentico campione che ha capito il sacrificio del canottaggio, prima di commentarlo e spiegarlo in telecronaca. A lui si deve il merito di aver reso popolare uno sport di nicchia
Galeazzi è stato un esempio di figura trasversale, gentile e benvoluta dal pubblico sia di appassionati di sport sia di televisione. Non fu un caso il suo successo come intrattenitore a Domenica In, al fianco di Mara Venier
Il telecronista e giornalista sportivo è sempre rimasto legato alla Rai: dal calcio, al tennis e allo spettacolo fino a Sanremo. Mai ha mancato l'appuntamento con il servizio pubblico
Come hanno imparato i telespettatori, la cifra stilistica di Galeazzi è stata unica e originalissima, pur rimanendo nel linguaggio televisivo efficace e diretto: ha preso parte a Quelli che il calcio, ma anche a ogni format di successo prodotto dalla Rai per lo sport
Tra i programmi a cui ha preso parte, lo storico Processo di Aldo Biscardi ma anche tutto quel che ha assunto una connotazione storica, nella produzione televisiva come 90° minuto, da inviato e conduttore
Sebbene la decisione di lasciare la tv non ha costituito una vera interruzione della sua presenza televisiva, Giampiero Galeazzi avuto il merito di mostrare con coraggio la sua voglia di vivere, permettere che il pubblico godesse ancora della sua ironia. Sempre delicata e mai cattiva
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