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Antonio Tiberi spara e uccide il gatto del ministro Pedini Amati a San Marino: le conseguenze di questa follia

Il ciclista Antonio Tiberi, già campione del mondo Juniores cronometro, ha colpito al cranio il micio con la sua carabina: un atto crudele e gratuito che potrebbe avere conseguenze oltre alla multa

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Quanto ammesso da Antonio Tiberi, campione italiano di ciclismo, oltre a toccare la sensibilità di quanti hanno nutrito affetto nei confronti del gatto rimasto vittima del suo gesto sta provocando indignazione sui social. Indignazione perché il campione del mondo juniores è responsabile della tragica morte di un micio di proprietà del ministro del Turismo Federico Pedini Amati, nonché ex capo di Stato sammarinese.

Tiberi, stando a quanto riferisce il Corriere della Sera che riporta stralci della sentenza, avrebbe colpito volontariamente al cranio il gattino colpendolo intenzionalmente.

Tiberi spara al gatto del ministro di San Marino

Secondo quanto si legge, il fatto risale al 21 giugno scorso Tiberi, campione della bicicletta, aveva acquistato pochi giorni prima una carabina ad aria compressa del tipo Hatsan BT65 SB Elite depotenziata e quella sera si trovava in strada per provarla.

“Posizionandosi con la carabina ad aria compressa del tipo Hatsan BT65 SB Elite in prossimità della finestra dell’appartamento in cui risiede a San Marino… l’imputato esplodeva colpi in direzione via Istriani, colpendo intenzionalmente al cranio un gatto che ivi transitava…”. Poco dopo “giungeva una richiesta di intervento da parte di un cittadino”.

La pattuglia «Lince 1 Sera» della Gendarmeria si fionda sul luogo degli spari e parte l’inchiesta penale, che arriva alla recente sentenza di condanna a carico di Tiberi.

Tiberi, la carabina e la serata in cui ha sparato al micio

Il campione è italiano ma residente a San Marino dal marzo 2022, attratto, come molti altri sportivi ben retribuiti vedi anche piloti di moto come Enea Bastianini e il giapponese Tatsuki Suzuki, da un regime di tasse agevolate introdotto a fine 2020 dal governo in carica con la legge «residenze atipiche».

Quel giorno Tiberi aveva deciso di provare la carabina appena acquistata per misurare la capacità di tiro dell’arma, come ha riferito ai giudici, e che non aveva “nessuna intenzione di uccidere l’animale, anzi ero convinto che l’arma non fosse letale”.

Peccato che per simili atti, nei confronti di animali che, a maggior ragione non avevano procurato alcun fastidio ed erano come in questa circostanza, indifesi, scatta il penale.

La chiamata del ministro Pedini Amati

Il gatto ammazzato da Tiberi era stato «adottato» dal ministro del Turismo e delle Poste Federico Pedini Amati, 46 anni, ex capo di Stato che quella sera ha chiamato i gendarmi per appurare l’accaduto e nel timore che questo atto fosse il primo gesto di un soggetto che avrebbe potuto agire di nuovo.

Tiberi è stato condannato a una multa di 4.000 euro ma non solo. A San Marino il codice penale punisce «con l’arresto di secondo grado o con la multa chiunque sottopone gli animali a strazio o sevizie … ovvero senza necessità li uccide». In Italia avrebbe affrontato quanto previsto dall’articolo 544 bis:

“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”.

Il dolore e lo sconcerto per la morte del micio

Dolore e sconcerto è quello che prova il ministro, per un atto così inutilmente crudele da parte di un ragazzo che dovrebbe, in qualità di sportivo, avere chiaro la pericolosità di un simile gesto e di quanta sofferenza abbia arrecato.

“Il gatto non dava fastidio a nessuno — dice il ministro Pedini Amati nell’articolo del Corsera — era con noi da tanto tempo. Mia figlia Lucia, tre anni, lo adorava. Non si può ammazzare un animale domestico e cavarsela con 4.000 euro di multa. Ho apprezzato che il ragazzo abbia ammesso il fatto, detto questo non abbiamo bisogno di dare la residenza a queste persone”.

Insomma, la residenza di Tiberi sarebbe a rischio, mentre la carabina è stata definitivamente sequestrata.

Fonte: ANSA

Tiberi con la medaglia d’oro

Chi è Antonio Tiberi

Promessa del ciclismo italiano, Tiberi – classe 2001 – è nato a Frosinone ed è un ciclista noto nel panorama delle biciclette. Del team Tek-Segafredo, il 21enne è stato campione del mondo a cronometro Juniors nel 2019 e bronzo agli Europei 2018.

Professionista dal 2021, ha preso parte a Vuelta e Giro di Lombardia. Per ragioni fiscali ha scelto di risiedere a San Marino, come altri campioni dello sport e personaggi del mondo dell’imprenditoria.

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