Artistico, lo zio assicura: "Gabriele è un predestinato"

L'ex attaccante del Torino parla del nipote Gabriele, fresco di debutto nella prima squadra del Parma.

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Artistico, lo zio assicura: "Gabriele è un predestinato" Fonte: Getty Images

Il primo contratto della carriera e poi l’esordio tra i professionisti.

La carriera di Gabriele Artistico sembra poter decollare in tempi brevi. L’attaccante romano classe 2002 ha infatti apposto la firma sul primo contratto da calciatore professionista con il Parma nella giornata di martedì 27 ottobre per poi vivere l’emozione del debutto in prima squadra 24 ore dopo nella partita di Coppa Italia vinta contro il Pescara.

Dopo un’ottima stagione con la Primavera Artistico sembra quindi già pronto per assaggiare anche il campionato di Serie A, complice la politica dei giovani adottata dalla nuova proprietà del Parma.

Gabriele ha un cognome illustre. Lo zio è infatti Edoardo Artistico, attaccante che negli anni ’90 e 2000 ha giocato anche in Serie A con Perugia e Torino, e che, intervistato da ‘ParmaLive.com’, garantisce sulle qualità del nipote: “Credo che abbia fatto passi da gigante negli ultimi due anni. L’ho seguito molto, secondo me è un predestinato: ha la testa giusta, lavora sempre al massimo, sta attento all’alimentazione. Penso ci siano tutti i presupposti perché faccia una buonissima carriera perché al di là dell’aspetto umano, che è quello giusto per fare il professionista, credo abbia anche doti molti importanti”.

Le caratteristiche tecniche di zio e nipote sembrano simili: “Mi rivedo molto in lui sia fisicamente che per il modo di giocare – ha proseguito Edoardo – È una prima punta di movimento, gli piace aiutare la squadra e credo che sia sulla strada giusta. Ha trovato la piazza giusta, a Parma si può lavorare tranquillamente. Deve solo continuare a fare ciò che sta facendo”. 

“Dopo l’esordio era molto contento, ma che questo è un punto di partenza e non di arrivo, io glielo ripeto sempre e lui è molto intelligente e lo ha capito subito. Gli dico sempre che è molto facile arrivare, il difficile è rimanere in categorie alte e dimostrare”.

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