L’ex attaccante del Parma Faustino Asprilla in un’intervista a Telepacifico ha rivelato un retroscena agghiacciante avvenuto nel 1997, a margine della partita di qualificazione al Mondiale di Francia tra Paraguay e Colombia, giocata ad Asuncion. I padroni di casa si impongono per 2-1 e le due stelle delle Nazionali, il paraguaiano Chilavert e il colombiano Asprilla, sono protagonisti di una rissa furiosa dentro e fuori dal campo.
Entrambi i giocatori vengono espulsi e nello spogliatoio Chilavert colpisce con un pugno in faccia Asprilla. Dopo la partita la situazione si fa ancora più seria: “Non appena l’incontro finisce – ha raccontato l’ex Parma – ricevo una telefonata e qualcuno mi dice: ‘Sono Julio Fierro, puoi venire qui al mio hotel?’. Sono arrivato e quell’uomo era con altre dieci persone, tutte ubriache e accompagnate da donne paraguaiane. Sono andato con Aristizábal e ci hanno detto: ‘Abbiamo bisogno che tu dia l’autorizzazione perché questi due uomini rimarranno qui ad Asunción, vogliono uccidere quel ciccione di Chilavert”.
Julio Fierro, scoprirà poi Asprilla, era un narcotrafficante colombiano, uno degli uomini di Pablo Escobar. “Ma sei pazzo? Quel che succede in campo finisce in campo. Finisce lì”, rispose l’attaccante, salvando così la vita all’estremo difensore paraguaiano.
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