Dal Botswana arriva un messaggio forte e chiaro: lo manda Akani Simbine, la medaglia di legno della finale dei 100 a Parigi 2024 (appena davanti a Jacobs), nonché argento della 4×100 con la staffetta sudafricana, che con 9”90 stampa il primato stagionale sulla distanza e comincia a entrare in modalità mondiali, anche se alla rassegna iridata di Tokyo mancherebbero ancora più di 4 mesi. Poco male: nel meeting continental di Gaborone lo sprinter sudafricano decide di mollare gli ormeggi, per giunta con un vento contrario di 1,4 m/s. Avrà aiutato certamente l’altitudine a 1.000 metri e la temperatura non troppo calda, ma il tempo è certamente di tutto rispetto.
Simbine e Tebogo, l’Africa spinge forte
Simbine ha vinto una gara dei 100 che proponeva atleti di rilievo assoluto, a cominciare da Ferdinand Omanyala, che con 10 secondi netti ha realizzato la quarta prestazione mondiale dell’anno, appena un centesimo dietro al 9”99 col quale Bayanda Walaza aveva inaugurato la stagione dei tempi sotto i 10 secondi (a 10” netti c’è anche l’australiano Lachlan Kennedy, che l’ha stabilito venerdì a Perth).
Una prestazione che va di pari passo con quella mandata a referto sui 200 dal campione olimpico 8e beniamino di casa) Letsile Tebogo, che ha vinto agevolmente la sua batteria con il tempo di 20”23, ma soprattutto rialzandosi ben prima della linea del traguardo, lasciando quindi intendere di avere nelle gambe un crono decisamente più basso (sicuramente sotto i 20 secondi, da capire quanti centesimi potrà limare).
Nella gara dei 200 il vento contrario era di 1,6 m/s, a riprova dunque della prestazione di assoluto rilievo mandata a referto da Tebogo. Che poco dopo ha ammirato però Sinesipho Dembile (altro sudafricano) stabilire il primato stagionale outdoor con 20”01, in questo caso però spingendo fino all’ultimo centimetro (con -1,8 m/s). Insomma, gli africani per ora battono cassa, aspettando la riscossa degli americani e caraibici.
Weir e Fabbri dominano la gara del peso
A Gaborone sono tornati in pedana anche gli italiani Zane Weir e Leonardo Fabbri nel getto del peso. E dopo un inverno che non ha regalato affatto le soddisfazioni sperate tra Europei e mondiali, la coppia ha deciso di battere un colpo: ha vinto Weir, che giocava un po’ in casa (essendo di origini sudafricane), con la misura di 20.83, mentre Fabbri s’è fermato a 19 centimetri di distanza (20.64).
I due si stanno allenando in questo periodo a Stellenbosch, cittadina al confine tra Botswana e Sudafrica, e il tecnico Paolo Dal Soglio ha spiegato che proprio in questo giorni hanno affrontato carichi di lavoro non di poco conto. Insomma, due misure di tutto rispetto, seppur lontane da quelle fatte registrare durante la stagione indoor (Fabbri ha il world lead con 21.95), ma che testimoniano la voglia dei due di rifarsi con gli interessi in vista della stagione estiva.