L’Atp non assegnerà punti a Wimbledon, una protesta e un segno di solidarietà per i tennisti russi e bielorussi che non potranno partecipare a causa dell’invasione di Putin in Ucraina. Questo il pensiero del 21 volte vincitore di uno Slam Rafael Nadal: “Non ho un’opinione chiara. Il problema da parte dei giocatori è sempre lo stesso. C’è sempre una persona e un board che prendono le decisioni. E il resto delle persone che gestiscono l’evento seguono quella posizione. Nel nostro tour, ogni singolo giocatore ha un’opinione diversa, ed è per questo che non raggiungiamo mai le cose che potremmo ottenere se fossimo coesi”.
Nadal però è certo su una cosa: “Alla fine, in questo mondo, è necessario che qualcuno prenda decisioni. Se io sono d’accordo o meno, oggi non importa. Il consiglio, il consiglio dell’ATP prende una decisione. Dobbiamo accettare questa decisione. Per il resto non sarò il giocatore che viene qui e che mette il mio board in una posizione difficile per la decisione che prende. Questo è il mio punto di vista. Penso che noi giocatori, non siamo preparati abbastanza bene per prendere decisioni importanti, perché alla fine è uno sport individuale”.
“Ognuno ha la propria opinione personale in termini di quanto profitto ottiene da ogni singola decisione presa dall’ATP. Alla fine, capisco entrambe le parti. Rispetto e capisco la posizione di Wimbledon, senza dubbio, ma d’altra parte capisco e rispetto anche che l’ATP stia proteggendo i suoi membri”, ha concluso Nadal.