L’Italia esce dal Settecolli con una grande certezza rappresentata da Sara Curtis, da qualche dubbio che riguarda Thomas Ceccon e con il talento straripante di Carlos D’Ambrosio che dimostra di poter essere il futuro del nuoto italiano.
Curtis brilla ancora
Dopo una splendida prova nei 100 stile, Sara Curtis dimostra il suo strepitoso momento di forma. L’azzurra che ha da poco concluso gli esami di maturità conquista la vittoria anche nei suoi 50 battendo al termine di una vera e propria battaglia la compagna di nazionale Silvia Di Pietro. Per la 18enne il tempo di 24”74 e la sensazione che sarà una tra le grandi protagoniste a Singapore. Soddisfazione da parte del suo allenatore Thomas Maggiora: “Con la maturità di mezzo non pensavo potesse fare questi tempi. Il trasferimento negli States? Ho già detto che per me questo non era il momento, ora spero solo di sbagliarmi”.
Ceccon vince ma non brilla
Secondo impegno per Thomas Ceccon al Settecolli, arriva la vittoria sui 200 dorso ma con una prova non convincente. Una splendida prima parte di gara e poi un calo nettissimo nella seconda per concludere con l tempo di 1’56”55. E qualche dubbio in vista di Singapore c’è: “Sono proprio stanco oggi, molto stanco dalla gara. Quando passi forte e fai una gara a calare fai molta più fatica. E’ una gara che sto provando in ottica Los Angeles, ho fatto molto di più rispetto agli altri anni sotto il profilo dell’allenamento, anche se non sono al massimo della condizione, forse mi vengono bene. Riguardando la prestazione del 100, il giorno prima avevamo fatto un sacco di cose e quindi forse quello mi ha penalizzato. Comunque sono molto contento, devo imparare di nuovo a gareggiare a questo livello, ho gareggiato poco quest’anno. Ora mi concentro sui 100”.
D’Ambrosio da urlo
Il presente ma anche il futuro del nuoto italiano. A Roma esplode tutto il talento del nome nuovo dei 200 stile con la vittoria di Carlos D’Ambrosio. Il 18enne vicentino mette insieme una prestazione super, conquista la vittoria davanti ad atleti di calibro internazionale e con il tempo di 1’45”99, prima volta sotto l’1’46 e tempo che lo proietta tra i migliori della storia italiana nella specialità: “Sono contentissimo e orgoglioso di quanto ho nuotato. Il Settecolli mi gasa tantissimo e sono motivatissimo in vista dei Mondiali, ora voglio trovare la forma giusta”.
Secondo posto invece per Gregorio Paltrinieri nei 1500 con l’azzurro che chiude alle spalle del tedesco Wellbrock e di poco sotto i 15 minuti ma dando anche la sensazione di aver ormai intrapreso in modo definitivo la strada esclusiva delle acque libere.