Per molti è già un ex giocatore, uno di quelli che ti sorprenderesti a vederlo nel main draw di un torneo importante, piuttosto che di constatarne per l’ennesima volta l’assenza. A Wimbledon sarà il terzo anno di fila in cui mancherà Nick Kyrgios, che stavolta non sarà presente neppure da commentatore e opinionista tv: la BBC l’ha tagliato, dopo averlo difeso qualche anno fa dalle polemiche scatenate dalla sua aggressione a una ex. A pochi giorni dal via del “Championship”, quelli del Guardian – autorevole testata di Manchester – lo hanno intervistato. Tirandone fuori il solito corollario di rivelazioni, attacchi sorprendenti e clamorose confessioni.
- Kyrgios e i ricordi di Wimbledon
- La famosa "pallata" di Kyrgios a Nadal
- La confessione di Nick: "Ho pensato al suicidio"
- I veleni su Federer e naturalmente su Sinner
- Kyrgios tagliato dalla BBC: critiche e attacchi
Kyrgios e i ricordi di Wimbledon
Nel 2022, all’ultima partecipazione, Kyrgios arrivò in finale a Londra, sconfitto da quello che poi sarebbe diventato un suo grande amico: Djokovic. “Wimbledon conserva ricordi speciali per me. È il primo Grande Slam in cui ho sfondato ed è l’apice del tennis. Ogni volta che metti piede nel campo, ne senti l’energia e l’aura. Ma non mi sento sempre a mio agio lì, perché non mi comporto come un normale tennista. Wimbledon ne tiene conto molto. Mi sento decisamente come un pupazzo di neve nel deserto, però mi piace”. Qualche anno prima, appena 19enne, eliminò Rafa Nadal: “È stato un cambiamento di vita, ma non ero pronto a quell’età per assumermi la responsabilità”.
La famosa “pallata” di Kyrgios a Nadal
Nel 2019 i due si sarebbero incontrati di nuovo, sempre a Wimbledon. Stavolta vinse Nadal e Kyrgios provò a tirargli una pallata. “Quanti Slam ha questo tizio, quanti soldi ha in banca? Penso che possa incassare una palla nel petto, fratello. Non ho intenzione di scusarmi con lui”, disse all’epoca. Poi fu ricoverato in un ospedale psichiatrico, anche se ora dice che accadde prima di quella partita: “Nel 2019 la gente dava per scontato che avessi avuto un anno incredibile. Ero tra i primi 20 al mondo, ma ero al mio punto più basso”. E ancora: “Affrontare Nadal a Wimbledon e perdere in una battaglia serrata di quattro set? Sono stato estremamente orgoglioso. Sono semplicemente orgoglioso di essere riuscito a superare la mia depressione”.
La confessione di Nick: “Ho pensato al suicidio”
Un demone ha perseguitato a lungo Kyrgios: “Per tutto quell’anno ho pensato di farla finita. Ero in un momento buio e non è migliorato dopo quel momento. Ho sicuramente lottato per tutto l’anno con quei pensieri e l’autolesionismo. Ma sono riuscito a superare la situazione e ad aiutare gli altri. Chiunque dica che non sono un modello non sa cosa affronto quotidianamente”. Il rimpianto è tutto per la finale con Djokovic: “Ci sono stati solo un paio di punti qua e là in cui, se avessi agito un po’ diversamente, avrei vinto Wimbledon. Ma non c’è niente di male a perdere contro il più grande di tutti i tempi. Ci penso spesso? Sì. Penso a cosa avrei potuto cambiare? Sì. Avrei potuto prepararmi meglio? No. Mi sono preparato in modo incredibile”.
I veleni su Federer e naturalmente su Sinner
C’è spazio anche per qualche considerazione non proprio carina nei confronti di King Roger: “La cosa che mi colpisce, essendo un tennista in uno sport alla Roger Federer, dove ci si adatta a uno schema, è che sono andato controcorrente per tutta la mia carriera. Ho decisamente scosso l’ambiente e l’ho fatto a modo mio”. E a proposito di scosse: gli attacchi a Sinner. “Lui e Alcaraz stanno giocando un tennis incredibile. È abbastanza ovvio che questi due diventeranno dei colossi dello sport per i prossimi 10 o 15 anni. Si sono spinti a vicenda a un livello che pochi hanno raggiunto prima. Credo che Alcaraz abbia quel talento e quel fattore X di Federer, Nadal e Novak. Sinner è incredibilmente potente, ma Alcaraz sarà alla pari con quei grandi”.
Kyrgios tagliato dalla BBC: critiche e attacchi
Le ultime parole velenose sono per la BBC. Ovviamente, cariche d’orgoglio e di disprezzo. “È un peccato, ma probabilmente è una perdita più loro che mia. Capisco che abbiano Chris Eubanks, ma non ha battuto il più grande di tutti i tempi più volte. Quando qualcuno ha battuto Federer, Nadal, Murray e Djokovic e ha intuizioni incredibili, è molto strano che non si voglia che quella persona aggiunga conoscenze agli appassionati di tennis“. Nessun rimorso, insomma. E nessun rimpianto. “La vita è troppo breve per i rimpianti. Penso che se togli un piccolo blocco, crolla tutto. Ogni errore che ho commesso mi ha dato la possibilità di imparare e di essere la persona che sono oggi“.
