La presenza di Novak Djokovic ai prossimi Australian Open non è così scontata come si possa pensare. Pochi giorni fa Craig Tiley, il CEO di Tennis Australia, aveva lascianto intendere che si fosse fatto un deciso passo in avanti per il fenomeno serbo, escluso dall’ultima edizione per non essersi vaccinato contro il Covid-19.
Karen Andrews invece, il ministro ombra degli affari interni australiani, in un’intervista rilasciata ad ABC Australia avrà sicuramente lasciato di stucco Djokovic: “Non credo ci siano motivi per cui debba essere ribaltata la decisione semplicemente perché economicamente può permetterselo. Il governo dovrebbe considerare anche tutte le altre persone a cui è stato cancellato il visto. Non può esistere una regola per Novak Djokovic e una regola per tutti gli altri. Non è giusto”.
Djokovic non ha ovviamente rivisto la propria posizione sulla vaccinazione e Karen Andrews insiste: “Se il dipartimento di immigrazione decide di concedergli un’indennità speciale, sorge spontanea la domanda di cosa possano chiedersi tutti gli altri che hanno subito lo stesso identico trattamento. Se la decisione venisse ribaltata, sarebbe uno schiaffo per tutte le persone che si sono vaccinate, solo perché Djokovic è Djokovic”.
Vedremo se intanto Djokovic cambierà idea sulla vaccinazione, al momento continua in Australia la battaglia per ammettere il campione serbo, vincitore di ben nove Australian Open in carriera.