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Che fine ha fatto Alberto Tomba: la Bomba che ha cambiato lo sci

La vita, la carriera, i successi e il presente del grande sciatore bolognese e sciatore del secolo, Alberto Tomba

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Prima di lui, nessuno come lui. C’è stata una persona di rottura nel mondo dello sci. Che ha cambiato i parametri dell’atleta e spostato i riflettori dalla pista al personaggio. Ma al tempo stesso ha vinto, e tanto. Lui è Alberto Tomba, la “Bomba”. Un mito assoluto di cui ripercorreremo il passato e scopriremo il presente, da sciatore del secolo nel duello con il Gustavo Thoeni.

Alberto Tomba, le origini di un mito

Alberto Tomba è nato a Bologna il 19 dicembre 1966. Istrionico, sempre sopra le righe, è stato capace, lui che veniva dalla città (anche se nato e cresciuto a Castel de’Britti frazione collinare di San Lazzaro di Savena presso Bologna), di scardinare la figura dello sciatore montanaro a cui il mondo, ma soprattutto l’Italia, con Zeno Colò e Gustavo Thoeni, erano abituati. Anche fisicamente e stilisticamente Tomba era diverso dagli altri atleti della sua epoca e di quella precedente: una sorta di caterpillar, o di gatto delle nevi per restare in clima da neve, capace di mettere sugli sci una potenza mai vista unita ad una tecnica sopraffina.

Tomba, una carriera sfolgorante

Albertone ha vinto in totale 50 gare di Coppa del Mondo anche se lui dice sempre 51 conteggiando un parallelo per nazioni non conteggiato dalla FIS. E’ il quarto sciatore di sempre per numero di successi in CdM dopo Ingemar Stenmark, Marcel Hirscher e Hermann Maier. Tomba ha vinto “solo” una Coppa del Mondo generale (1995) ma vincendo quell’anno ben 11 gare, quattro coppette di slalom (1988, 1992, 1994, 1995) e quattro di gigante (1988, 1991, 1992, 1995). A inizio carriera provò anche a misurarsi con le discipline veloci, discesa libera e super gigante, ma un paio di brutte cadute con tanto di infortuni gli consigliarono di starne lontano. Anzi raccontò lui stesso di aver promesso alla mamma di non fare più gare veloci. Questo lo penalizzò non poco nella lotta per la Coppa del Mondo che, difatti, conquistò in una sola occasione.

Tomba: le medaglie sugli sci e quel Festival di Sanremo

Giovanissimo vinse due medaglie d’oro in slalom e gigante alle Olimpiadi invernali di Calgary (1988). Addirittura il Festival di Sanremo si fermò, su Rai 1, per mandare in onda la seconda manche di quello slalom speciale d’oro con tutto il pubblico dell’Ariston ad esultare per Tomba. Che poi concesse il bis: medaglia d’oro in gigante e d’argento in speciale ad Albertville (1992), argento in speciale anche a quelle di Lillehammer (1994), medaglia d’oro in slalom e gigante ai Mondiali del 1996, bronzo in slalom nel 1987 e nel 1997.

Si ritirò il 15 marzo 1998, nel modo migliore, vincendo l’ultima gara della stagione nelle finali di coppa del mondo di Crans Montana laddove aveva conquistato la prima medaglia mondiale 11 anni prima. Del ritiro, a Che tempo che fa da Fazio, disse: “Con lo sci ho chiuso molto presto, a 30-31 anni, ma avrei potuto tirare avanti almeno altri 6 o 7 anni buoni. Il problema è che non ci stavo con la testa, ero troppo stressato per continuare a quei livelli su quei ritmi. È andata bene così.”

Alberto Tomba fu anche un fenomeno mediatico, un personaggio a tutto tondo. Linguacce in telecamera al cancelletto di partenza, gesti di vittoria prima di tagliare il traguardo, una mimica tutta sua all’arrivo. Tomba era fatto così, prendere o lasciare. Decise lui stesso di lasciare l’arma dei Carabinieri con cui aveva cominciato a fare sport. Tifosi in delirio per lui durante le sue gare, presenze alle stelle nelle gare specie in Italia da Madonna di Campiglio alla Val Badia passando per il Sestriere, le sue gare preferite.

La vita privata di Tomba: gli amori, i flirt e il cinema

Giornalisti e fotografi se lo contendevano quasi quanto le donne. Ma dei mille flirt che gli sono stati attribuiti resta ufficiale e pubblico solo quello con l’ex Miss Italia Martina Colombari (poi, e oggi ancora, signora Costacurta) vissuto proprio a metà anni ’90. Uomo anche di spettacolo Tomba ha provato senza successo la carriera di attore: il suo primo, e unico film da protagonista, Alex l’ariete, con una giovanissima Michelle Hunziker, viene ancora oggi ricordato come un grande flop e cult allo stesso tempo. Tomba fu anche imitato dal comico Gioele Dix a Mai dire Gol.

La vita di Alberto Tomba oggi

Oggi Tomba si gode la vita da cinquantenne d’oro, in tutti i sensi. Nel 2006 è stato testimonial dei Giochi Olimpici invernali di Torino di cui è stato anche uno degli ultimi tedofori durante la cerimonia di apertura. È socio fondatore dell’associazione Laureus per la promozione dell’attività sportiva contro il disagio sociale. Nel 2014 ha fatto il commentatore di Sky Sport per i XXII Giochi olimpici invernali di Soči, in Russia. Tutt’ora è testimonial per la regione Emilia Romagna, e promuove l’Appennino. Lo si vede spesso durante le tappe delle Coppa del Mondo di sci come ospite d’onore e saltuariamente come ospite in tv.

Che fine ha fatto Alberto Tomba: la Bomba che ha cambiato lo sci Fonte: Ansa

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