La storia si è ripetutata. Con l’ormai solito finale amaro per il Barcellona.
Per il secondo anno consecutivo la squadra di Jasikevicius ha visto svanire il sogno di conquistare l’Eurolega dopo aver chiuso la regular season al primo posto. Quest’anno, però, l’eliminazione in semifinale fa più male perché avvenuta nel Clasico contro quel Real Madrid che si era presentato solo da sesta forza della stagione regolare.
I catalani sono crollati nel secondo tempo dopo aver chiuso la prima parte di gara sopra di 11 punti, eppure il coach lituano dei blaugrana ha confessato al termine della gara di non essere rimasto soddisfatto neppure per la prestazione della squadra nel primo tempo: “All’intervallo ho detto ai ragazzi che non ero contento di come stavano giocando, purtroppo il resto della gara mi ha dato ragione”.
L’ex leggenda dello Zalgiris prosegue poi la propria disamina con termini perentori e accusando la squadra senza troppi giri di parole: “Se si vuole giocare per vincere e si concedono 52 punti nel secondo tempo siginifca che mancano professionalità e voglia di sacrificarsi. Siamo amareggiati, penso che fossimo la squadra migliore, del resto abbiamo segnato 83 punti, ma non giocheremo la finale. Complimenti al Madrid”.
“Negli ultimi due anni non siamo stati in grado di chiudere nessuna serie – la conclusione – tranne quella dell’anno scorso col Real quando eravamo sopra 2-0. Abbiamo perso tante gare decisive. È difficile da accettare per me, ma di manca il killer instinct”.