Sono passati più di due mesi da quel 6 maggio, quando l’Inter a San Siro realizzò l’impresa di battere ai supplementari il Barcellona nella semifinale di Champions e da quel giorno tante cose sono cambiate: per i nerazzurri fu l’ultima gioia della stagione prima di prendere schiaffi in campionato, perdendo lo scudetto, nella finale col Psg a Monaco e al Mondiale per club, mentre per gli azulgrana sarebbero arrivati il trionfo nel Clasico col Real e il titolo della Liga ma c’è ancora chi non ha dimenticato quella sera al Meazza in casa Barca. Si tratta di Gerard Martin che si confessa in un’intervista esclusiva al Mundo Deportivo.
Il rimpianto di Martin
Il giovane talento del Barca ancora pensa e ripensa al gol del 3-3 di Acerbi allo scadere, che portò poi ai supplementari prima che Frattesi decidesse il match. Ed è ancora fermamente convinto che l’azione del gol fosse viziata da un fallo di Dumfries: “Sì, per me è stato fallo. Sono sincero, perché è passato un po’ di tempo e lo direi ora. Ma per me è stato fallo“. Quegli ultimi 5′ di gara li ha visti e rivisti: “Sì, soprattutto dopo la partita o il giorno dopo. Ho guardato molto l’azione perché ho sentito in campo il fallo che non è stato fischiato e volevo verificare se fosse davvero quello che avevo sentito”.
La scelta di Flick
Martin nel finale di stagione è stato scelto come titolare fisso da Flick: “È stata una sfida dimostrare che potevo farcela, che ero capace, ma dovevo dimostrarlo”. Durante la partita di Champions League contro l’Inter, si era addirittura parlato di Iñigo come terzino. Ma Flick ha comunque optato per Gerard Martín: Il fatto che l’allenatore continuasse a credere in me anche quando ero incerto ha dato una spinta enorme alla mia autostima. E volevo dimostrargli che non si sbagliava e che poteva continuare a fidarsi di me”.
Con l’Inter la sua miglior partita
La partita contro l’Inter a Milano, a prescindere dall’esito finale, è stata la partita più bella della sua vita: “Personalmente, sì, è una delle migliori. Mi è piaciuta molto anche quella contro il Borussia Dortmund in Champions League. La partita contro l’Inter è finita male per tutti. Pur essendo internamente soddisfatto della mia prestazione, alla fine sono rimasto molto deluso per il risultato finale”. Non si sentiva intimidito da rivali come Lautaro o Thuram contro cui ci giocava solo su PlayStation un anno fa...: “No, ci sentiamo in grado di competere con chiunque”