Bartoli: "Capisco Naomi Osaka, è dura giocare quando puoi solo vincere"

"Non ti pagano per uscire nei primi tre turni, ti pagano solo per vincere Slam"

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Bartoli: "Capisco Naomi Osaka, è dura giocare quando puoi solo vincere" Fonte: Getty Images

Il 2021 di Naomi Osaka è praticamente stato un ottovolante di emozioni. La campionessa nipponica ha vinto gli Australian Open 2021 dominando e offrendo un grandissimo tennis, ma successivamente l’ex numero uno al mondo è stata vittima di situazioni abbastanza difficili relativi alla sua salute mentale.

Naomi si è ritirata dal Roland Garros dopo uno scontro con i media e dopo aver ammesso di aver problemi con la sua salute mentale ed anche nei tornei successivi e nell’ultimo Us Open ha ammesso che la situazione non è migliorata. 

L’ex campionessa di Wimbledon Marion Bartoli più volte in passato si è schierata sulle problematiche che un tennista professionista affronta tutti i giorni. 

Ecco le sue parole: “Una cosa è scendere in campo consapevole di non aver nulla da perdere, un’altra è farlo quando hai vinto quattro Slam, prendi oltre 50 milioni di sponsorizzazioni ogni anno e devi dimostrare di valere quei soldi, lo devi fare in ogni incontro che giochi”

La Bartoli ha fatto il raffronto tra la Osaka e le due tenniste finaliste agli Us Open, rispettivamente di 18 e 19 anni: “Sono modi totalmente diversi di affrontare la gara, è facile dirlo ma è impossibile per una tennista come Naomi affrontare la gara senza alcuna pressione come capita agli atleti di 17-18 anni.

Quando rappresenti cosi tante cose e quando sei il volto di marchi cosi prestigiosi l’unica cosa che ti soddisfa è la vittoria. E più che soddisfazione e felicità, tutto ciò ti dà sollievo perché sai di non aver deluso nessuno.

Non ti pagano per uscire nei primi tre turni, ti pagano solo per vincere Slam e cosi ti sembra di non giocare più per te stesso ma solo per coloro che fanno soldi grazie a te sui campi da tennis”

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