Alessandro Pajola sarà uno dei protagonisti più attesi dell’Italia che a Tokyo tornerà in gara ai Giochi olimpici dopo un’assenza di 17 anni.
L’impresa di Belgrado, con il successo sulla Serbia nel Preolimpico, è già nella storia dello sport italiano e il regista della Virtus Bologna campione d’Italia è pronto a trascinare il gruppo di coach Sacchetti.
Uno che Pajola lo conosce bene è Mario Boni, ex gloria di Montecatini con un breve percorso alla Virtus e attualmente vice presidente del Giba, il sindacato dei giocatori italiani di pallacanestro.
Intervistato da ‘Il Resto del Carlino’, Boni ha tessuto le lodi di Pajola, invitandolo a prendere spunto dall’altro play del gruppo azzurro all’Olimpiade:
“Alessandro è cresciuto tantissimo a livello offensivo. Una volta veniva battezzato dagli avversari che lo lasciavano tirare, mentre adesso ha fatto vedere che sa prendersi le responsabilità e fare canestro. È già decisivo per la Virtus e per la Nazionale, ma penso che possa crescere ancora. Se prende esempio da Spissu, un altro giocatore che mi ha molto colpito, nell’attaccare il ferro, farà un altro passo avanti diventando sempre pericoloso in attacco”.
Secondo Boni giocare nel club con un fuoriclasse come Milos Teodosic può aiutare ulteriormente la crescita di Pajola: “Ogni volta che ha il pallone tra le mani Milos può attaccare, poi spesso sceglie assist geniali, ma è sempre pericoloso. Oltre alla qualità, è un giocatore capace di insegnarti il giusto approccio caratteriale alle partite. Anche nella finale del Preolimpico Teodosic non si è mai tirato indietro, nonostante i tanti errori. È nello sbaglio che ha dimostrato la sua grandezza e la sua importanza all’interno dello spogliatoio”.