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Camila Giorgi, non solo i debiti col fisco: anche multe e ristoranti non pagati, la tennista si prepara al patteggiamento

La sportiva avrebbe anche altre pendenze oltre ai 464mila euro pignorati un anno fa alla Federtennis: la Procura indaga per evasione, gli avvocati sarebbero in cerca di un accordo 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Il Corriere della Sera approfondisce la situazione debitoria di Camila Giorgi: oltre a quella con il fisco di 464mila euro – si va verso il patteggiamento – la tennista avrebbe altre pendenze per multe e ristoranti non pagati. All’orizzonte, inoltre, spunta anche un problema di tasse in Gran Bretagna. Situazioni monitorate dal padre Sergio, che avrebbe da tempo in mano il controllo delle finanze della tennista.

Camila Giorgi, non solo il fisco: non ha pagato multe e ristoranti

I problemi di Camila Giorgi andrebbero oltre i debiti col fisco emersi sulla stampa negli ultimi giorni. Secondo quanto ricostruito oggi dal Corriere della Sera, la tennista infatti avrebbe anche altre pendenze, anche se per cifre nettamente inferiori rispetto ai 464mila euro pignorati un anno fa direttamente alla Federtennis: si tratterebbe di somme relative a multe e fatture di ristoranti non pagate.

Camila Giorgi: richiesta di patteggiamento per evasione fiscale

Ovviamente la situazione debitoria col fisco è quella più preoccupante, anche perché la magistratura sta indagando la Giorgi per il reato di evasione fiscale. Secondo il Corsera, alla Procura di Prato, che sta conducendo le indagini, sarebbe arrivata una proposta di patteggiamento avanzata dagli avvocati della tennista.

Nella cartella esattoriale che la Guardia di Finanza non è riuscita a notificare alla Giorgi, inoltre, sarebbe presente anche una dicitura “Uipe”, acronimo che sta per “Uniform Instrument Permitting Enforcement”, ovvero lo strumento che permette il recupero dei crediti relativi alle tasse da parte del fisco di altri paesi: insomma anche il governo della Gran Bretagna, paese in cui la Giorgi ha trascorso alcuni periodi della sua vita professionale.

Camila Giorgi: il peso del padre Sergio

Al centro dell’intera vicenda, oltre alla Giorgi, c’è il padre Sergio, coach e secondo il Corriere della Sera gestore del patrimonio della figlia e dunque responsabile anche dei rapporti col fisco. Argentino, ex militare reduce dalla guerra delle Falkland-Malvinas, Sergio Giorgi è sempre stata una figura ingombrante nella vita della tennista, di cui è stato anche allenatore.

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