Chi è Susie Stoddart Wolff, l'ex pilota e managing director della F1 Academy che ha osato sfidare la FIA

Una mossa che vuole maggiori risposte sull'operato della Federazione dopo l'inchiesta di dicembre 2023 che ha coinvolto anche il team principal della Mercedes, Toto Wolff

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Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

A Suzanne Stoddart è stato assegnato un ruolo che è stato oscurato da una certa semplificazione che vuole, nella narrazione odierna, renderla riconoscibile come Susie Wolff. Sono la medesima persona? Ricoprono lo stesso ruolo? Quando riportiamo ciò che sta accadendo a Susie Wolff, alla sua decisione di reagire e di non sottostare a certe logiche, trascuriamo quel che ha costruito nel recente passato soprattutto Suzanne Stoddart, attuale consorte del team manager Mercedes del quale usa il cognome, ma è e rimane soprattutto la talentuosa ex pilota e la manager di riferimento della F1 Academy femminile.

Coinvolta in uno degli scandali più recenti e scomodi della F1, questa professionista nel mondo motorsport ha assunto un peso crescente ed importante grazie al suo talento, alla sua intelligenza e anche alla consapevolezza che i media – anche in questo ambito – sono una variabile da considerare.

Le accuse della FIA

Partiamo dai fatti. Susie Wolff, amministratore delegato F1 Academy femminile, ha presentato una denuncia penale contro l’organo di governo della Formula 1, la FIA, per le accuse mosse lo scorso anno contro lei e suo marito, il team principal Toto che entrambi hanno provveduto a negare e a pubblicamente affermare che fossero infondate.

Sia Toto sia Susie sono stati al centro di un’indagine sul conflitto di interessi avviata dalla FIA nel dicembre 2023, dopo l’accusa secondo cui informazioni riservate venivano trasmesse tra un membro della squadra e un membro del proprietario dello Formula One Management (FOM). Entrambe le parti hanno negato fermamente le accuse ed nelle 48 ore successive all’inizio dell’indagine, la FIA ha concluso che nessuna delle parti doveva rispondere di quanto ipotizzato.

La reazione di Susie Wolff

Dalla sua, la manager aveva manifestato fin da principio quanto danno avesse arrecato alla sua reputazione una simile accusa mossa nei suoi riguardi dalla FIA e resa di dominio pubblico; in un post sui suoi account social mercoledì sera Susie ha annunciato la sua decisione di denunciare la federazione che reputa responsabile di quanto avvenuto.

“Posso confermare di aver presentato personalmente una denuncia penale presso i tribunali francesi il 4 marzo in relazione alle dichiarazioni rilasciate su di me dalla FIA lo scorso dicembre”, ha scritto. “Non c’è stata ancora alcuna trasparenza o responsabilità in relazione alla condotta della FIA e del suo personale in questa materia.

Sento più che mai che sia importante prendere posizione, denunciare comportamenti impropri e assicurarsi che le persone siano ritenute responsabili. Anche se alcuni potrebbero pensare che il silenzio li assolva dalla responsabilità, non è così”.

La solidarietà di Hamilton

Scuderie e piloti hanno solidarizzato con Susie: Lewis Hamilton, pilota Mercedes in procinto di passare alla Ferrari dalla prossima stagione, ha manifestato immediatamente la sua solidarietà ribadendo quanto sia ancora intriso di maschilismo il mondo dei motori e in particolare la F1, rea di comportamenti misogini a dire del campione britannico divenuto interprete e portavoce di cause civili al centro dell’agenda mondiale.

Con questo atto di resistenza umana e professionale, Stoddart ha posto al centro le prassi e le procedure della FIA al pari delle sue politiche e le partiche anche nella recente vicenda che ha interessato il suo presidente Mohammed ben Sulayem ha mostrato la mancanza di risposte alle richieste avanzate dagli addetti ai lavori.

La decisione maturata, dunque, da Stoddart deriva dalla ferrea volontà di difendere il proprio operato e la professionalità edificata sulla carriera di pilota di questa giovane manager che ha visto dispiegarsi il suo intero percorso professionale.

Chi è Susie Stoddart Wolff

Classe 1982, scozzese, Suzanne è figlia di John and Sally Stoddart originari di Oban un centro dove è nata e cresciuta con i suoi genitori e con lei il fratello. In questo paese coltivano anche la passione per i motori, in particolare le moto da parte del padre che, però, non aveva alcuna velleità agonistiche paragonabili a quelle della figlia.

A differenza sua, Susie manifesta una spiccata passione per i kart fin da piccolissima quando – si apprende dal sito della Williams – incomincia a dilettarsi dagli otto anni. Siamo nel 1996 quando viene nominata Woman Kart Racing Driver of the Year: è l’inizio di una serie di encomi e riconoscimenti che la indicano come la pilota più interessante degli anni Novanta in Scozia. A quel punto andava fatta una scelta: dopo un anno appena di frequentazione universitaria, Stoddard decide di dedicarsi al motorsport e alla F1 in particolare, volendo mettersi alla prova con il mondo delle monoposto.

La sua prima esperienza è stata nella Formula Renault Winter Series prima di gareggiare nel campionato britannico di Formula Renault nel 2002.

Susie Stoddard ha guidato per tre stagioni nel campionato britannico ed è migliorato sempre di più: è finita sul podio quattro volte e ha concluso quinta assoluta nel 2004. Quell’anno finì dietro al numero tre, Paul di Resta, nome familiare agli appassionati di F1. Dopo un breve e infruttuoso passaggio alla Formula 3 britannica, Susie è apparsa nel DTM, il campionato tedesco di auto da turismo, nel 2006 dove ha gareggiato per ben sette stagioni.

Fonte: ANSA

Con Felipe Massa all’epoca Williams

Il passaggio in Williams

Poi il passaggio in Williams, come si legge sulla sua scheda.

“In April 2012 Susie was confirmed as Development Driver for the Williams F1 Team”.

All’epoca suo marito Toto era uno degli azionisti della Williams, scuderia che le ha offerto l’opportunità di realizzare un sogno da pilota: Susie ha fatto la storia guidando due sessioni di prove libere per la Williams in Formula 1 nel 2014. Ciò l’ha resa la prima donna, dopo l’italiana Giovanna Amati, a gareggiare durante un fine settimana di gara.

Wolff ha guidato le sue prime prove libere durante il Gran Premio di Gran Bretagna sul mitico circuito di Silverstone, anche se allora riuscì a completare solo un giro. Anche le sue seconde prove libere del Gran Premio di Germania, venerdì 18 luglio 2014, sono iniziate con problemi, ma alla fine ha fatto una buona impressione concludendo 15esima.

Nel 2015, Susie Wolff ha lavorato per il team Williams F1 e ha guidato due sessioni di prove libere. Le prime prove libere si sono svolte al Gran Premio di Spagna e le seconde ancora al GP di Gran Bretagna. Il 4 novembre 2015, Susie Wolff ha annunciato che avrebbe lasciato la F1, per passare alla Formula 3.

Il suo progetto

Un progetto autonomo che ha intrapreso nel 2018: Stoddart infatti è diventata capo del team e azionista della Venturi Racing nella Formula E, con dei buoni risultati. Edoardo Mortara, il suo pilota, è arrivato secondo nel campionato piloti dietro Nyck de Vries e l’anno successivo ha finito la stagione terzo, con la scuderia seconda tra i costruttori. Il riconoscimento del suo lavoro l’ha ottenuto nel 2021 quando venne nominata CEO, ma l’avventura aveva una data di scadenza per Susie. Nel 2022, il team prende il nome di Maserati e incomincia così una nuova epoca.

Fonte: ANSA

Con il marito Toto Wolff alla prima di “Ferrari”, nel dicembre 2023

L’arrivo alla F1 Academy

Come per Susie che, il 1 marzo 2023, viene nominata managing director della F1 Academy appena lanciata. Un obiettivo che dona ancora più pregnanza all’intento dell’ex pilota di superare quel gender gap che ancora oggi costituisce un divario tangibile, nella F1. Anche le accuse nei suoi riguardi sono state ritenute in quelhc emodo espressione di questa misoginia, da parte di Susie che si è sentita destinataria di una campagna che ha messo in discussione la sua professionalità.

Con Toto Wolff, compagno e marito da molti anni, ci sarebbe stato un conflitto di interessi che però avrebbe intaccato soprattutto lei che, oggi, rivendica la sua autonomia.

La famiglia

Con Wolff la relazione è nata decenni fa, quando il team principal Mercedes era comproprietario della HWA AG. L’attuale tp della Mercedes fece la proposta di matrimonio su una barca a Venezia dopo otto mesi dall’avvio della loro relazione: le nozze si sono celebrate poi nel 2011, nella splendida cornice di Capri, in Italia. La coppia ha un figlio, Jack, nato nel 2017 e con il quale vive a Monaco.

Oggi per il suo ruolo e per quel che ritiene sia solo suo, Susie Stoddart rivendica il suo diritto a essere rispettata, in un ambiente che a partire dalla stessa FIA risente ancora di un retaggio ancestrale intriso di pregiudizio.

Chi è Susie Stoddart Wolff, l'ex pilota e managing director della F1 Academy che ha osato sfidare la FIA Fonte: ANSA

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