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F1 Academy, ci siamo: Lena Buhler prima prescelta per il "Mondiale delle donne"

Si avvicina il momento dell'inizio del primo Mondiale tutto al femminile sotto l'egida della Formula 1: la F1 Academy, non alternativa alle W Series, si comporrà di sette weekend di gara per 21 GP complessivi. Quello della svizzera è il primo nome ufficiale

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Quote rosa nel mondo dei motori e in particolare in Formula 1? Il momento è (finalmente) arrivato. A pochi giorni dal poco edificante scontro a distanza tra Alvaro Bautista, campione del mondo in carica Superbike, e Ana Carrasco, costretta a difendersi dalle aggressive dichiarazioni dello spagnolo contrario al fatto che la giovane connazionale gareggi nella medesima categoria degli uomini in quanto “troppo lenta”, in Formula 1 prende sempre più forma il nuovo campionato dedicato interamente alle donne sponsorizzato proprio dalla massima categoria del motorsport e denominato F1 Academy.

F1 Academy, ecco il Mondiale delle donne: Lena Buhler prima pilota ufficiale

Il campionato, che non si porrà in concorrenza con le già esistenti W Series, diventerà di fatto la quarta categoria sotto la F1, alle spalle anche di F2 e F3. Ebbene, in tal senso la giornata di giovedì 2 febbraio è stata storica in quanto coincisa con l’ufficializzazione della prima donna selezionata da una scuderia. Si tratta della svizzera Lena Buhler, che ha firmato con la ART Grand Prix, una delle cinque squadre che parteciperanno al campionato insieme a Campos Racing, Carlin, MP Motorsport e PREMA, le stesse che già danno vita ai campionati di F2 e F3, ciascuna con tre monoposto in griglia.

Classe ’98, Lena è tutt’altro che una neofita del motorsport, avendo iniziato a gareggiare nel 2016 con i kart dopo però essere stata una ciclista di successo con le BMX anche a livello internazionale. Una volta capito di saperci fare nel… domare un motore, l’ascesa di Lena è stata piuttosto rapida: nel 2020 ecco allora il debutto su una monoposto, con sei piazzamenti tra i primi 10 nel campionato spagnolo di Formula 4 e il 15° posto finale, prima di diventare nel 2021 la prima donna a gareggiare nel Campionato europeo di Formula Regional by Alpine. Insomma, essere “la prima” non è certo una novità per Buhler, il cui ingresso in F1 Academy era nell’aria, evento al quale la ragazza si sta preparando correndo nel Campionato degli Emirati Arabi di Formula 4.

“Sono felice di avere l’opportunità di partecipare al primo campionato F1 Academy, sarà una sfida sia per me che per il mio team, dovremo imparare tutto di questa nuova categoria di monoposto” le prime parole di Buhler dopo essere stata scelta da ART Grand Prix.

F1 Academy, la struttura del campionato

La prima stagione della F1 Academy sarà composta da sette eventi, uno dei quali potrebbe svolgersi durante un weekend del Mondiale di Formula 1 e ciascuno dei quali composto da tre gare, per un totale quindi di 21 GP. Il progetto nasce dalla volontà della classe regina del motorsport di accelerare l’avvicinamento tra l’apprendimento e la preparazione atletica delle giovani donne pilota a quello dei coetanei maschi. “La F1 Academy sarà la prova che le ragazze hanno le capacità necessarie per competere ad alto livello” le parole del direttore della serie Bruno Michel. “La F1 Academy avrà l’obiettivo di dare alle giovani ragazze l’opportunità di seguire i propri sogni attraverso un programma completo che le possa supportare nelle loro carriere nell’ambito delle corse” è stato invece il commento del CEO di F1 Stefano Domenicali, la cui ambizione tutt’altro che celata è quella di vedere in tempi medio-brevi una donna gareggiare in F1, dopo un’adeguata preparazione con relativi passaggi nei vari campionati inferiori.

Il contributo economico di F1 all’Academy delle donne

Insomma, non solo niente concorrenza alle W Series, ma anzi la F1 Academy affiancherà il campionato già in vita come seconda categoria al femminile, senza sostituirla. Sostanziale, però, una differenza: la F1 Academy potrà infatti contare sull’appoggio economico di F1 che contribuirà con 150.000 euro per ogni monoposto, cosa che non avviene per le W Series. Lo scopo, come spiegato dallo stesso Domenicali, è di fornire alle ragazze che si avvicinano al motorsport un percorso aggiuntivo per raggiungere F3 e F2, fino ad arrivare alla Formula 1.

A confermare la natura “da laboratorio” del campionato è il dato relativo all’elevato numero di giorni dedicati ai test, ben 15, proprio con l’obiettivo di puntare sul miglioramento della competitività delle ragazze in vista di un approdo il più rapido possibile verso le categorie più competitive, F2 e F3. Per ora, quindi, i riflettori mediatici si sono concentrati su Lena Buhler, che partirà con un vantaggio non da poco in campionato, dal momento che le vetture della F1 Academy saranno evoluzioni delle Tatuus-T421, monoposto già utilizzate in Formula 4.

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