La Coppa del Mondo debutta in Irlanda: a Dublino è spettacolo Van Aert, che vince la sua prima corsa dell’anno con una rimonta romanzesca.
In assenza di Van der Poel, nel primo giro gli atleti si studiano e il belga prova a dare la prima accelerata all’inizio della seconda tornata, con l’iridato Pidcock attaccato alla sua ruota, ma all’inizio del terzo giro Van Aert sbaglia in un momento innocuo, perdendo il controllo della bici e sbattendo il braccio su un paletto di legno; il percorso, infangato e ghiacciato, non permette però di fare grandi differenze cronometriche e il gruppetto di testa non stacca il campione in difficoltà.
La corsa si ravviva al quarto giro quando l’iridato attacca e la stella della Jumno-Visma replica, ma nella tornata successiva il panno di un meccanico (o un pezzo di striscione) cade e si impiglia nella catena di Van Aert, che perde 20” perché chiamato a cambiare il mezzo meccanico: ma in poco meno di un giro l’azione del belga diventa incendiaria, con classe e forza la concorrenza è riacciuffata e salutata in maniera definitiva, così l’ultimo giro assume il carattere di una passarella. Alle spalle di Van Aert si piazza Sweech, leader della classifica generale, con Pidcock che conquista il podio.
Tra una settimana si correrà nello splendido scenario trentino della Val di Sole.