Piero Sandulli si è autosospeso dalla carica di vicepresidente della seconda sezione del Collegio di garanzia dello sport presso il Coni. La figura di Sandulli aveva già incrociato i colori bianconeri: prima ai tempi di Calciopoli, nel 2006, quando era presidente della Corte d’Appello federale; poi quando nel 2020 firmò, da presidente della Corte Sportiva di Appello, la sentenza sul caso Juventus-Napoli (quando il Napoli non partì per Torino a causa dei calciatori positivi al Covid).
- Sandulli, la decisione dopo le esternazioni
- L'intervista "incriminata" di Sandulli
- Il caso-Santoriello e la rabbia dei tifosi juventini
- Coni, un altro membro del Collegio del mirino dei social
Sandulli, la decisione dopo le esternazioni
Sulla pagina relativa alla composizione del Collegio, infatti, c’è un asterisco accanto al nome di Sandulli che rimanda poi all’autosospensione. Una decisione che arriva dopo le polemiche sollevate dalle esternazioni dello stesso Sandulli in un’intervista, relativamente alla sentenza della Corte Federale d’Appello della Figc sul caso plusvalenze che ha visto la Juventus penalizzata di 15 punti. Già in quell’occasione il Collegio di Garanzia dello Sport aveva chiarito che “tali dichiarazioni sono state rilasciate a titolo esclusivamente personale e non impegnano in alcun modo né il Collegio di Garanzia dello Sport né i suoi componenti”.
L’intervista “incriminata” di Sandulli
Dalle pagine di Tuttosport, l’1 febbraio scorso, Sandulli aveva detto che “la revocazione prima e la sentenza poi si sono basati sugli elementi emersi nel corso degli accertamenti prodotti dalla Consob, che per definizione può naturalmente vigilare sui soli club presenti a Piazza Affari…Da qui nasce la sanzione ai danni della Juventus e la mancata sanzione nei confronti di tutte le altre società coinvolte…Non la reputo una disparità, ma un trattamento diverso sulla base di scelte pregresse diverse”.
Il caso-Santoriello e la rabbia dei tifosi juventini
Una decisione forse dovuta, quella di Piero Sandulli, alla luce di questa intervista e del successivo chiarimento da parte dello stesso Collegio di Garanzia. Ma è inevitabile che il sentore di un giudizio tutt’altro che imparziale, all’interno del mondo juventino, diventi sempre più forte, anche alla luce del recente “caso-Santoriello“, il pm della Procura di Torino che non ha avuto problemi nel proclamare la sua fede napoletana e soprattutto il suo “odio” nei confronti della Juventus. Ma non solo.
Coni, un altro membro del Collegio del mirino dei social
Dopo Piergiorgio Maffezzoli e Vincenzo Cesaro, un altro componente del Collegio di Garanzia è finito nelle ultime ore alla ribalta del mondo social a tinte bianconere: va detto però che, anche nel suo caso, non si tratta di persone chiamate a decidere sul ricorso della Juventus. Si tratta di Manolo Iengo, avvocato di origini napoletane e membro del Collegio di Garanzia del Coni. Nelle ultime ore sui social è circolata una foto che lo ritrae con una t-shirt su cui campeggia la scritta “chi non salta è bianconero”. Lo stesso Iengo ha precisato ai taccuini di Lapresse: “E’ doveroso evidenziare che non appartengo a nessuna delle Sezioni Giudicanti, essendo invece membro della Sezione Consultiva del Collegio. Per tali ragioni – aggiunge – in nessun caso potrei essere chiamato a far parte del Collegio incaricato a decidere sul ricorso presentato dalla Juventus”.