Dopo le prime due finali perse a Miami nel 2021 e nel 2023, Jannik Sinner vince il suo primo titolo Master 1000 in carriera battendo Alex de Minaur in due set (6-4 6-1) in finale a Toronto. Si tratta del secondo successo italiano nella categoria (nata nel 1990) dopo quello di Fabio Fognini a Monte Carlo nel 2019. Da lunedì Jannik salirà alla sesta posizione del ranking mondiale, secondo miglior risultato per un tennista italiano, a pari merito con Matteo Berrettini e dietro solo alla quarta piazza raggiunta da Adriano Panatta, da quando esiste il ranking computerizzato, ovvero dal 1973.Â
ATP Master 1000 Toronto
Campo centrale, finale, orario di inizio 22:00
Sinner (ITA) | 6 | 6 | – |
de Minaur (AUS) | 4 | 1 | – |
Commento al match
Sinner parte forte e conquista otto dei primi dieci punti, strappando subito la battuta al suo avversario. Nel game successivo, però, de Minaur sale di livello e riesce a controbrekkare immediatamente. Dopo un game per parte tenuto al servizio, il sesto e il settimo vedono una nuova combinazione di break e controbreak, a testimonianza delle difficoltà in battuta da parte di entrambi. L’altoatesino ha altre due occasioni di portarsi avanti nell’ottavo game, ma le spreca. Come già ci ha mostrato più volte nel corso del torneo, Jannik, però, è bravissimo ad alzare il livello quando necessario e anche in questa occasione ottiene il break decisivo proprio nel decimo e conclusivo game del set.
Nel secondo parziale Jannik parte sotto 0-30 al servizio, ma da quel momento in poi gioca a braccio molto più sciolto e alza decisamente il proprio livello, tanto che, a parte il primo game in battuta, de Minaur non conquista nessun gioco, con il secondo parziale che scivola rapidamente nelle tasche di Sinner. Ottima prestazione dell’altoatesino, che ha fatto valere la pesantezza della sua palla nello scambio e la sua grande abilità in risposta, senza dubbio il colpo che ha funzionato meglio durante tutto l’arco del torneo. Si tratta del suo ottavo titolo in singolare in carriera, nono contando le Next Gen Finals vinte proprio contro l’australiano nel 2019.