Djokovic: "Australia difficile da dimenticare". E' dibattito per Roma

Il campione serbo: "Finale agli Australian Open tra Nadal e Medvedev? Non mi importava chi sarebbe stato il vincitore, tanto io avrei perso comunque".

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Djokovic: "Australia difficile da dimenticare". E' dibattito per Roma Fonte: Getty Images

Novak Djokovic non riesce a dimenticare la sua esclusione agli Australian Open: “Non mi aspettavo quello che è successo – ha detto in un’intervista a Rts, la tv di stato serba – e sarà difficile per me da dimenticare. Ma voglio tornare in futuro a giocare di nuovo alla Rod Laver Arena. Ricorderò sempre tutte le cose belle vissute a Melbourne, dove ho passato bei momenti professionali e personali. Nonostante tutto quello che è successo, ho un ottimo legame con l’Australia”.

Sulla finale tra Nadal e Medvedev, Djokovic ha amesso: “Non è stato facile guardare la finale dell’Aus Open, non volevo ma ho dovuto farlo perché mia moglie e mio figlio la stavano guardando. Non ho tifato né per Medvedev né per Nadal. Non mi importava chi sarebbe stato il vincitore, tanto io avrei perso comunque…”.

Djokovic viene ritenuto un Novax dopo non essersi vaccinato contro il Covid: “Nel corso della mia carriera mi sono abituato ad essere chiamato anche in modi peggiori. Ci persone a cui non piaccio e persone che mi sostengono. E’ sempre stato così. Ho deciso per ora di non vaccinarmi. Come atleta d’élite, controllo tutto quello che entra nel mio corpo. Se qualcosa cambia lo 0,5% del mio corpo, lo sento subito. Sono solo prudente prima di prendere qualsiasi decisione e pronto ad affrontarne le conseguenze. In futuro? Ho la mente aperta e non escludo nulla, nella vita tutto è possibile. Vedremo come si svilupperà la situazione”.

A proposito di futuro, la Vezzali ieri ha aperto a Djokovic per gli Internazionali di Roma, ma oggi il sottosegretario alla Salute Andrea Costa si è schierato contro la partecipazione del n. 1 del mondo: “Non mi convincono le motivazioni con il quale la sottosegretaria Vezzali ha detto che Djokovic potrà partecipare agli Internazionali di Roma (in programma dal 2 al 15 maggio), ci sono delle regole che vanno rispettate finché ci sono. Creare dei fronti, dei varchi, dare delle deroghe, si finisca per dare dei messaggi sbagliati. Credo che dobbiamo essere tutti uguali di fronte alle regole, alle norme, e chi ha un grande seguito, chi può darci una mano in questa opera a maggior ragione deve dare il buon esempio. Quindi sono contrario alla presenza di Djokovic agli Internazionali di Roma”.

Pronta la risposta della Vezzali: “Le norme vigenti non prevedono per la pratica degli sport individuali, non di contatto e all’aperto, tra cui il tennis, l’obbligo del super Green Pass. Non si è mai parlato di concedere una deroga al tennista Nole Djokovic, ma si è solo ribadito quale sia l’attuale normativa”. Si apre così il dibattito. Vedremo se, almeno a Roma, il campione serbo potrà essere protagonista.

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