Vincitore della tappa di Sestola all’ultimo Giro d’Italia, Joe Dombrowski ha deciso di accettare l’offerta dell’Astana e dall’anno prossimo sarà un compagno di Vincenzo Nibali e Gianni Moscon in seno al team kazako.
Nelle ultime due stagioni all’UAE Team Emirates però, lo statunitense ha corso al fianco di un fenomeno come Tadej Pogacar, un campione che, tra una gara e l’altra, ha avuto modo di osservare molto da vicino.
“Direi che forse è il miglior corridore del mondo in questo momento. Sì, ha vinto il Tour de France, il che è fantastico, e lo ha fatto due volte ora. Penso che finora abbia fatto tre Grandi Giri nella sua carriera e ne abbia vinti due. E ha vinto più tappe. Ma non può fare bene solo nei Grandi Giri, può ottenere risultati davvero ovunque” ha dichiarato a FloBikes il nativo di Marshall.
“Ho quasi la sensazione che se corresse le classiche del pavé, potrebbe essere davanti anche lì. Non sembra proprio che ci sia qualcosa che non possa fare” ha proseguito Dombrowski che, fra tutte le doti dello sloveno, ne ha individuata una, a suo avviso, più importante di altre.
“Un vantaggio per lui è che è molto calmo anche se è ancora così giovane. E possiamo immaginare che ci sia un’enorme quantità di pressione su di lui. Ma hai la sensazione che gli venga tutto molto naturale. Non spende molte energie mentali per fare quello che fa” ha spiegato lo statunitense.
“A volte, quando i ragazzi hanno così tanto successo può diventare un peso sulle loro spalle, ma con la sua personalità non vedo questo. È come se fosse solo un ragazzo che si diverte là fuori in sella alla sua bicicletta. E poi ovviamente ha un grande talento. Credo che è da tanto tempo che non vedevamo un corridore come lui” è stata la chiosa del classe 1991.