Dorothea Wierer alla vigilia della staffetta mista di biathlon alle Olimpiadi di Pyeongchang sogna il riscatto dopo una prima settimana molto deludente: "Nella squadra c'è un bel clima e questo ci dà ancora più forza, poi si sa che le staffette sono una cosa a parte e ognuno di noi deve dare il 100%", sottolinea Wierer a Casa Italia. "Dopo la mass start sono comunque contenta perché alla fine è stato un bel risultato (il sesto posto, ndr). Ho avuto un po' di problemi con il materiale, ho scelto lo sci sbagliato ma me ne sono resa conto solo dopo. Purtroppo succede anche questo".
"Sarà difficile perché ogni squadra ha almeno due atleti forti: oltre a Germania e Norvegia secondo me sono molto pericolosi anche gli svedesi, che hanno materiali superiori a tutti".
"Le condizioni adesso sono molto diverse rispetto all'inizio, ci sono quasi zero gradi e non c'è più vento: è tutta un'altra cosa. Noi atleti eravamo veramente esauriti, perché prima c'erano condizioni veramente al limite. L'effetto del jet lag: "Non solo i primi giorni, anche adesso non dormo tanto e prendo i farmaci per dormire. Ormai ho raggiunto un livello di stanchezza perenne, ma ci sono ancora due gare e ce la posso fare. Io darò tutto".
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