Sebastien Vettel ha dichiarato che il contributo della F1 al cambiamento climatico gli ha fatto considerare il suo futuro in questo sport. Il pilota dell’Aston Martin Vettel è noto per il suo attivismo ambientale e politico, avendo già indossato la bandiera del Pride al Gran Premio d’Ungheria dello scorso anno e organizzato un evento di karting per sole donne nel weekend del Gran Premio dell’Arabia Saudita del 2021.
Prima del Gran Premio inaugurale di Miami, la scorsa settimana, Vettel ha indossato una maglietta con lo slogan: “Miami 2060: Primo Gran Premio sott’acqua, agisci ora o nuota dopo” nel tentativo di attirare l’attenzione sul problema del riscaldamento globale.
Intervenendo giovedì al programma di dibattito della BBC Question Time, il quattro volte campione F1 ha affermato che l’impatto ambientale dei viaggi in tutto il mondo per gareggiare lo ha fatto riflettere sulla sua partecipazione a questo sport.
Alla domanda se il suo coinvolgimento in questo sport lo rendesse ipocrita, il 34enne ha risposto:
“È vero, è vero, e hai ragione quando ridi. Ci sono domande che mi pongo ogni giorno e non sono un santo. Certe cose sono sotto il mio controllo e altre no. Guidare un’auto è la mia passione, la amo e ogni volta che salgo in macchina la amo. Ci sono cose che faccio perché sento di poterle fare meglio. Se ho bisogno di prendere un aereo ogni volta? No, quando posso prendere l’auto. Quando scendo dall’auto, ovviamente penso anche: “È una cosa che dovremmo fare, viaggiare per il mondo, sprecando risorse?””.
Vettel si trova al 14° posto nella classifica del campionato piloti dopo essersi classificato 17° a Miami, dopo aver saltato le prime due gare della stagione 2022 dopo essere risultato positivo al Covid-19, e concluderà il suo contratto con Aston Martin a fine stagione.
